È scontro in Consiglio regionale per il rinnovo delle cariche interne su Ufficio di presidenza, collegio dei questori, commissioni e capigruppo (leggi qui). Il cambio è previsto dal Regolamento dell’Assemblea a metà legislatura e sarebbe dovuto avvenire entro il 20 settembre con un voto dell’Aula. Ma prima il mancato accordo nel centrosinistra e adesso la prossimità dell’appuntamento referendario hanno fatto slittare la chiusura degli accordi e la convocazione della seduta ad hoc. Così l’opposizione, con primo firmatario il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, è partita all’attacco accusando la maggioranza di “un fatto inaudito nella storia dell’Autonomia regionale”. Oggi ha risposto il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau. “Non siamo a rischio paralisi istituzionale – si legge in una nota -, la proroga negli incarichi di governo non inficia in alcun modo l’attività consiliare”.
Nel palazzo di via Roma l’asticella dello scontro si è sollevata a metà novembre, quando la maggioranza ha deciso di rinviare ancora la convocazione dell’Assemblea. Pittalis, quindi, ha scritto a Ganau una missiva, firmata da tutti gli altri capigruppo del centrodestra. “Egregio Presidente – è stato l’incipit -, desideriamo esprimere il nostro netto dissenso riguardo all’ulteriore slittamento della seduta del Consiglio per il rinnovo delle cariche, scadute dal mese di settembre. Un rinvio immotivato, dannoso e inaccettabile, anche perché detta decisione non ha costituito oggetto di alcuna riunione di conferenza dei capigruppo, con una situazione che appare determinata dalle faide interne al Partito democratico e dai contrasti della maggioranza di centrosinistra”.
Chiusa la premessa, Pittalis ha aggiunto: “Si tratta di un fatto inaudito nella storia dell’Autonomia e pone seri problemi in ordine alla legittimità delle funzioni esercitate dagli organi oramai scaduti e costituisce un serio vulnus alla credibilità della istituzione consiliare, relegata ad una mera appendice di singole formazioni partitiche”. Quindi la richiesta: “La invitiamo, in ossequio alle disposizioni di legge e del Regolamento consiliare, alla immediata convocazione del Consiglio regionale onde provvedere al rinnovo delle cariche scadute. Il protrarsi di siffatta situazione – ha concluso il numero uno degli azzurri – si ripercuoterebbe inevitabilmente su funzionamento degli organi consiliari, in considerazione delle opportune iniziative politiche che ne conseguirebbero”.
Ganau non ha dato torto, almeno in parte, alla posizione del centrodestra. “I capigruppo di minoranza hanno ragione: esiste un ritardo dovuto alle attività consiliari e alla richiesta, da parte della maggioranza, di un tempo maggiore per definire i ruoli di rinnovo. Credo però – prosegue il presidente – che il problema non sia così drammatico come viene descritto: già giovedì abbiamo convocato una conferenza dei presidenti dei gruppi, dove decideremo la scadenza ultima”.
Il capo dell’Assemblea sarda rassicura: “Non siamo però di fronte ad una paralisi istituzionale, a meno che non si voglia proprio forzare l’interpretazione dei termini previsti per il rinnovo delle commissioni e degli incarichi istituzionali. Il Consiglio sta lavorando in proroga da qualche settimana, ma non credo che questo infici l’attività consiliare. Così come sono convinto che il referendum non interferisca così tanto sull’attività politico-amministrativa”. Ganau, esponente del Pd, getta acqua sul fuoco pure sulle “faide interne al Partito democratico” di cui ha scritto Pittalis. E spiega ancora: “Mi pare che all’interno della maggioranza ci siano ancora da definire semplici aspetti che non consentono in questo momento di avere un quadro unitario sul ruolo di direzione delle commissioni e degli incarichi di governo del sistema parlamentare. Si tratta semplicemente di un ritardo tecnico più che politico”.
Al. Car.
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