“Il Consiglio regionale è impantanato”. Con un post su Facebook, e qualche numero sull’attività paralizzata, Francesco Agus spiega cosa sta succedendo nel palazzo di via Roma, dove tutto “sembra chiuso per rimpasto”.
Spiega l’onorevole: “Dal mese di aprile a oggi” la massima assemblea sarda “è stata convocata una sola volta, tra l’altro per discutere un ordine del giorno di minoranza e rimandando sine die le conclusioni”. La seduta era dedicata alla vergogna sui soldi persi dalla Regione col Pnrr (a fare le pulci, documenti alla mano, il consigliere del Pd, Cesare Moriconi).
L’anno scorso, da gennaio a giugno, l’Aula si era riunita 42 volte. “A oggi – spiega ancora Agus – le sedute sono appena 15 sedute, poche decine di ore di attività effettiva, negli ultimi sei mesi. Una sola riunione, per di più inconcludente, negli ultimi tre”. Non è finita: “Le commissioni non stanno lavorando, non è vero che nei parlamentini qualcosa si muove. Al momento non c’è una legge pronta per essere discussa”.
Agus spiega così la paralisi: “E tutto perché il Presidente della Regione, padre di questa situazione degna del teatro dell’assurdo, non riesce a chiudere i conti della sua vergognosa spartizione di posti di potere e per questo tiene la Sardegna in ostaggio”. In ogni caso, non si muove foglia sul fronte degli assessori: il cambio di cui si parla da mesi e mesi, ancora è lontano dal concretizzarsi.
Agus non cita nemmeno Michele Pais, il presidente del Consiglio che era stato strigliato da Solinas quando a metà maggio ha convocato la seduta per discutere del Pnrr. Il governatore non aveva gradito (leggi qui) e da allora Pais fa ancora meno.