Consiglio in ritardo su legge dei vitalizi, a rischio i trasferimenti di fondi statali

Tutte le Regioni, Sardegna compresa, devono approvare entro dopodomani, 30 giugno, una legge per il taglio dei vitalizi dei consiglieri eletti prima del 2014. Lo prevede l’ultima legge di bilancio statale. Chi non adempie, andrà incontro ad una riduzione dei trasferimenti statali pari al 20 per cento. Nel Consiglio regionale sardo è stata già depositata una proposta di legge ad hoc e bipartisan – sollecitata dal presidente dell’Assemblea – che in più prevede l’attuazione di un sistema pensionistico contributivo per i consiglieri attuali. Il problema è che, a due giorni dalla scadenza, non è stata inserita all’ordine del giorno dei lavori della commissione Autonomia, tantomeno di quelli dell’Aula. Quindi non potrà ottenere il via libera in tempo utile.

Per questi motivi gli unici tre esponenti dell’opposizione che l’avevano sottoscritta – Roberto Deriu (Pd), Piero Comandini (Pd) e Antonio Piu (Progressisti) – hanno revocato le firme dal disegno di legge. “Avevamo aderito al solo scopo di salvaguardare la Sardegna da un enorme danno finanziario – spiegano – del quale non intendiamo in nessun modo assumerci la responsabilità: tutto va ricondotto in capo alle scelte della maggioranza”. I tre ricordano anche che hanno evitato sino ad ora “ogni strumentalizzazione polemica o elettoralistica” legato al tema caldo dei vitalizi ma adesso, chiariscono, “riteniamo decaduto il principio d’urgenza per il recepimento dell’intesa sancita in sede di conferenza Stato-Regioni”. Quindi, ribadiscono i consiglieri del centrosinistra, “riprendiamo la nostra libertà d’azione e di parola rispetto ad una materia che ci ha visti responsabilmente aderire ad una richiesta del presidente del Consiglio regionale”.

“Ho già concordato con il presidente della Prima commissione la necessità di approvare celermente la rideterminazione, con il metodo contributivo, degli assegni vitalizi di cui beneficiano gli ex consiglieri regionali. Si tratta di un dovere al quale intendo dare immediato adempimento in osservanza dell’intesa Stato-Regioni siglata in data 3 aprile 2019”. Così il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais sottolinea di aver già condiviso con il presidente della prima commissione Pierluigi Saiu, la necessità di approvare celermente il provvedimento sul taglio dei vitalizi.

“L’approvazione della decurtazione – ricorda Pais – consentirà una effettiva riduzione della spesa per i vitalizi, evitando le sanzioni previste dalla legge dello Stato per le Regioni inadempienti. Ritengo che non siano venute meno né l’urgenza di approvazione del testo, né la volontà di ottemperare all’obbligo previsto dalla legge. Non capisco il vero motivo del ritiro delle firme da parte di alcuni componenti dell’Ufficio di Presidenza – conclude Pais – spero che non significhi una presa di distanza da un impegno già assunto con lo Stato e con i cittadini”.

“È il solito contorto teatrino del Pd. Parliamo di cose serie, di cose da fare. Cominciamo a tagliare i vitalizi e quindi a ridurre i 309 assegni che vengono erogati tutti i mesi ad ex consiglieri ed ex presidenti”, ha affermato lo stesso presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale, Pierluigi Saiu riguardo alla scelta dei consiglieri del Pd. “Sul taglio di questi assegni, il Pd e le altre forze di opposizione sono d’accordo? Mi auguro di sì. La posizione della Lega è molto chiara: noi li vogliamo tagliare. Posso garantire – ha continuato Saiu – che il testo che verrà licenziato dalla Commissione, con o senza le firme del Pd, porterà a risparmiare un milione e seicentomila euro l’anno e verrà approvato in tempo utile, così come concordato con il presidente del Consiglio regionale, senza che alla Sardegna venga tolto un solo centesimo di trasferimenti da parte dello Stato”.

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