Concorso pubblico per soli sassaresi, caso aperto in Consiglio regionale

L’Aspal, l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, ha pubblicato un avviso di selezione per 42 operatori di call center. Andranno a lavorare alla Nue 112 di Sassari, ovvero la centrale del numero unico per le emergenze, una delle due previste nell’Isola (l’altra sarà a Cagliari). La particolarità della selezione è che possono partecipare solo i disoccupati iscritti al Centro per l’impiego di Sassari.

Considerata la fame di posti di lavori, la selezione di Aspal è parsa “vergognosa” alla consigliera del Pd, Rossella Pinna, che ha scritto tre pagine di interrogazione all’attenzione del presidente Christian Solinas e dell’assessora al Lavoro, Alessandra Zedda. La Pinna avanza alcune richieste, a cominciare dal fatto che “sia consentito l’accesso a tutti i cittadini sardi”.

Nel fare una selezione pubblica limitando la partecipazione dei concorrenti non c’è nulla di illegittimo quando il contratto è a tempo determinato, come nel caso dell’avviso Aspal. “Il problema è di opportunità”, ha rilevato la consigliera dem che ha sollecitano una revisione dei requisiti.

Rossella Pinna

I 42 posti messi a bando prevedono un inquadramento da categoria B con tempo pieno e un contratto di dodici mesi “eventualmente rinnovabili”. Per partecipare è sufficiente la sola licenza media. Le domande possono essere presentate dal 7 marzo al 18. Quindi con una finestra di undici giorni, ammesso che da qui alla prossima settimana non si blocchi tutto per allargare la platea degli aspiranti tecnici.

La selezione di Aspal arriva da lontano. Era infatti il 30 novembre del 2021 quando Cinzia Simonetta Bettellini, la commissaria veneta di Areus, l’azienda delle emergenze/urgenze, ha indetto la selezione pubblica. Poi per ragioni che non si conoscono, la stessa manager ha scritto all’Aspal il 14 gennaio chiedendo all’agenzia per il lavoro di svolgere la selezione per conto dell’Areus. L’Aspal, tramite un direttore di servizio, quattro giorno dopo la pubblicato l’avviso.

La Pinna ha poi spostato l’attenzione sui requisiti. Non fosse altro che il Nue, essendo un numero unico europeo, richiederebbe “quantomeno un diploma di istruzione secondaria superiore”, visto che “l’operatore dovrà svolgere tutta una serie di compiti, anche complessi”, per i quali “sarebbe più opportuna una solida preparazione di base”. Nel bando, invece, “l’indicatore di stato economico equivalente”, ovvero l’Isee, e il tempo di permanenza nelle liste di collocamento sono preferite a parità di punteggio. Come dire: la povertà diventa criterio di selezione in un posto di lavoro delicatissimo come la gestione delle emergenze.

Con la centrale unica delle emergenze, il 112 attualmente assegnato ai carabinieri diventerà il numero unico anche per le chiamate che oggi si fanno a 113, 115 e 118. Quanto basta per capire l’enorme grado di responsabilità professionale chiesto ai futuri 42 operatori. I quali dovranno essere allenati ad attivare in tempo reale anche una eventuale audio conferenza con interprete, se ci sarà da assistere stranieri in difficoltà. (al. car.)

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