Sabato a Cagliari si riunisce per la prima volta il tavolo del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 24 febbraio, anche la coalizione dei centrodestra si riunirà a Cagliari lunedì 7. A convocare la coalizione “Progressisti di Sardegna” è stato il candidato governatore Massimo Zedda. Secondo l’Ansa non tutte le forze politiche avranno una lista collegata e alcuni simboli dovranno unire le forze . È il caso, ad esempio, della lista di Sardegna in Comune (il movimento fondato come “Italia in Comune” dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti) che comprenderà fuoriusciti di Liberi e Uguali (Possibile, alcune componenti di Mdp) e Rete Futura. Upc e Psi correranno assieme, forse anche con il Centro Democratico. Di sicuro, oltre alle liste di Pd e Campo Progressista – entrambe quasi pronte in tutti i collegi – altre due saranno presentate da LeU e dal Progetto Comunista che fa capo al consigliere uscente Fabrizio Anedda.
Un’altra lista ancora potrebbe essere costituita dai fuoriusciti di Autodeterminatzione (i Radicali Sardi e una parte dei Rossomori), anche se alla fine potrebbero decidere di confluire nella lista di Sardegna in Comune. Prevista, poi, la costituzione di due civiche: una degli amministratori, l’altra del presidente. Al tavolo convocato dal sindaco di Cagliari si discuterà proprio dell’opportunità di promuovere la costruzione civiche, ma anche di regole di ingaggio e di programmi. Tendenzialmente – e il discorso vale soprattutto per i partiti più grossi – gli uscenti saranno ricandidati. Nel Pd non si ripresenteranno Franco Sabatini e Luigi Lotto. Non è ancora chiaro, invece, se il candidato governatore sarà favorevole alla presenza di assessori dell’attuale Giunta nelle liste dei Progressisti di Sardegna. Due, in particolare, puntano a un seggio nell’Assemblea in quota Pd: il titolare dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, e l’assessore alla Sanità Luigi Arru.