“Eviterei di fare confronti tra Politiche e Amministrative, sono elezioni decisamente differenti come hanno dimostrato anche le ultime Comunali e Regionali rispetto a quanto emerso dalle consultazioni precedenti”. A parlare è il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che prende posizione dopo la notizia sulla vittoria del centrosinistra, sia alla Camera che al Senato, nel capoluogo dell’Isola.
I dati elettorali di Cagliari sono diventati notizia perché Truzzu è un Fdi di ferro, il, partito di Giorgia Meloni che in queste Politiche ha sbancato. Invece proprio in città il centrosinistra ha risalito la china di un’elezione dove i dem si sono fermato al 18,60 alla Camera e al 19,77 asl Senato. Nelle urne di ieri, 25 settembre, il Partito democratico ha invece superato di poco il 20 per cento ed è addirittura arrivato sopra il 23 sul Senato battendo, alla conta finale dei voti, il centrodestra. Anche grazie al 10 per cento superato su Montecitorio dai Verdi che nel consenso di Palazzo Madama sono arrivati quasi al 7.
A Cagliari, in controtendenza, il centrosinistra ha preso in totale il 34,67 per cento alla Camera e il 35,03 sul Senato; il centrodestra, invece, si è fermato rispettivamente al 33,87 e al 33,43. “Parlare di bocciatura mi sembra assurdo – chiarisce il sindaco -. Rispetto alle Comunali abbiamo sostanzialmente raddoppiato. E rispetto alle Politiche e Regionali abbiamo quadruplicato”, sottolinea, sebbene il primo cittadino di Cagliari ritenga che non vadano fatti paragoni.
“Ora – rilancia Truzzu – ci sono altri impegni elettorali, serve che cresca anche la coalizione”. Quindi un’altra sottolineatura: “Il dato cagliaritano è influenzato pure dal fatto che il centrosinistra ha schierato un candidato molto apprezzato e conosciuto”, è il riferimento a Francesca Ghirra, rivale di Truzzu alle Comunali del 2019.
Il sindaco di Cagliari ha un’ultima riflessione sul successo complessivo dei Fratelli d’Italia e dice convintamente: “Merito di Giorgia Meloni che ha creduto in questo progetto con una grande visione e ha scommesso su una classe dirigente giovane”. Per Truzzu il successo della Meloni dipende anche dalla sua “coerenza politica”. Inoltre “parla di problemi reali che gli elettori comprendono bene”.