Caos-tessere Pd, Forma a Barracciu: “Non era incaricata di fare il pagamento”

Daniela Forma, la consigliera regionale del Pd nonché coordinatrice del partito nella provincia di Nuoro, replica a Francesca Barracciu che sul caos tessere l’ha chiamata in causa attraverso le pagine di Sardinia Post (leggi qui). “Ad oggi – scrive Forma in una nota – non avevo rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa nell’esclusivo interesse del partito, perché il ricorso da me presentato sulle 560 tessere fatte in soli quattro giorni, dal 4 al 7 marzo (tra cui le 101 pagate con bonifico dall’ex sottosegretaria alla Cultura, ndr), è all’attenzione della commissione regionale di garanzia e ritenevo opportuno che gli organismi interni del Pd potessero occuparsi della questione nuorese senza ulteriori pressioni esterne. Ma le continue diffamazioni di cui sono oggetto mi obbligano a chiarire la situazione che si è venuta a creare nella Federazione nuorese, a tutela della mia onorabilità e della mia reputazione, da mesi offesa dalla divulgazione a vari livelli di notizie false sulla correttezza del mio operato”.

Lo scontro tra le due democratiche è scoppiato lunedì, dopo che, domenica, il nostro giornale si è occupato del caos tessere, segnalando che a Nuoro la consigliera-coordinatrice del Pd barbaricino aveva sollevato il caso delle 101 quote versate da Barracciu per settanta iscrizioni a Sorgono, venti ad Atzara e undici a Gadoni. Scrive Forma: “Se l’ex sottosegretaria Francesca Barracciu, a fronte di libere indiscrezioni giornalistiche, si sente in dovere di giustificare il pagamento da lei effettuato per le 101 tessere che rientrano tra le 560 fatte proprio nei giorni di proroga oggetto del ricorso da me presentato, avrà le sue buone ragioni. È certo che il segretario del circolo di Sorgono, come del resto tutti gli altri segretari della Federazione, era già in possesso da tempo della modulistica per effettuare il tesseramento. Con le sue dichiarazioni Francesca Barracciu avvalla le perplessità da me sollevate nel ricorso, visto che lei non risulta essere né segretaria di circolo né l’incaricata ad occuparsi del tesseramento nei giorni di proroga disposti dalla commissione nazionale di garanzia”.

La proroga di cui Forma parla è spiegata dalla stessa consigliera-coordinatrice nel resto della nota in cui viene raccontata una storia di tensioni. “La gestione del tesseramento al Partito democratico nella Provincia di Nuoro – si legge ancora – è stata contestata in maniera molto aspra negli ultimi mesi, a fronte del grande lavoro svolto per renderlo quanto più accessibile e trasparente possibile. Sono state numerose, infatti, le richieste fatte a tutti i segretari di circolo di organizzare momenti pubblici di tesseramento. Sono state diverse le pubblicazioni sul profilo Facebook del Partito democratico della Provincia di Nuoro, dove venivano date informazioni sui termini e sulle modalità di adesione al Pd. Sono state centinaia e centinaia le email inviate dalla segretaria provinciale ai dirigenti, iscritti e militanti per ricordare che avrebbero potuto rinnovare la tessera o effettuare una nuova iscrizione”.

Forma prosegue così: “Nonostante questo, nei corridoi romani del Partito democratico arrivavano dai viottoli del Pd nuorese ben altre notizie. Ed ecco che il 14 febbraio 2017 viene recapitata, alla nostra Federazione, una nota a firma del vicesegretario Lorenzo Guerini nella quale si rileva che ‘la gestione del tesseramento 2016 in provincia di Nuoro è stata oggetto di contestazioni e segnalazioni a questa segreteria nazionale. Pertanto, sentito il parere del garante regionale, la gestione del tesseramento viene affidata all’Ufficio adesioni provinciale'”. La Forma chiarisce ancora: “Si tratta, in realtà, di un organismo che ha il compito di redigere l’anagrafe degli iscritti, acquisendo dai segretari dei circoli l’elenco aggiornato delle adesioni, e non quello di fare il tesseramento. Perché questa è una prerogativa in capo ai segretari. Inutile dire che tale provvedimento è stato preso senza ricercare un minimo riscontro dalla segretaria provinciale nuorese o senza provare a capire se tali contestazioni e segnalazioni trovassero reale riscontro”.

La consigliera-coordinatrice aggiunge: “A questa nota ho replicato, comunicando al vicesegretario nazionale che in realtà il tesseramento nella Federazione nuorese stava avvenendo regolarmente e che tutti i segretari di circolo erano stati messi nelle condizioni di fare la propria parte. Al 28 Febbraio 2017, giornata di chiusura della campagna di adesione al Pd, le iscrizioni sono state circa 850 tesserati, in linea con il tesseramento del precedente anno”.

Non è finita. “Ma ecco – prosegue Forma – che la commissione nazionale per il congresso, riunitasi il 1° marzo e presieduta dallo stesso Lorenzo Guerini, pone all’ordine del giorno dei propri lavori la questione nuorese e delibera, in deroga al regolamento nazionale, di prorogare il termine del tesseramento nella nostra Federazione fino al 7 marzo 2017. Contestualmente assegna la responsabilità esclusiva al coordinatore della commissione regionale per il congresso, Sebastiano Mazzone. Il quale, al posto di occuparsi personalmente del tesseramento nuorese, la sera del 3 marzo invia una nota in cui comunica di nominare un proprio rappresentante che, ‘unitamente all’Ufficio provinciale del tesseramento, assicurerà giornalmente, sino al 7 marzo 2017, l’apertura della sede della Federazione provinciale, dando ampia comunicazione degli orari di apertura’”.

Ancora nella nota di Forma si legge: “Il tesseramento nuorese viene quindi finalmente sottratto alla segretaria provinciale del Pd (siamo al 4 marzo scorso, ndr). Ed ecco quello che avviene nei successivi quattro giorni e fino al termine della proroga concessa dal Nazionale: l’ufficio adesioni provinciale (organismo di cinque persone) non viene informato di quanto disposto dalla delega del coordinatore regionale per il congresso e non viene coinvolto nel tesseramento; la sede nuorese del Partito Democratico della Provincia di Nuoro non è stata aperta per effettuare alcun tesseramento e, conseguentemente, nessuna comunicazione è stata data in ordine alla possibilità di poter aderire al Pd”.

Forma conclude così: “Nonostante la cappa di silenzio calata sul tesseramento nella Federazione provinciale di Nuoro, in soli 4 giorni, il delegato del coordinatore regionale per il congresso presenta alla commissione provinciale per il congresso, perché vengano certificate, numero 560 tessere, a fronte delle circa 850 fatte, faticosamente, in due mesi di tesseramento ampiamente pubblicizzato”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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