“A volte mi chiedo, quando ascolto gli interventi in quest’Aula, se sia sempre presente il ruolo che si ricopre all’interno del Consiglio regionale oppure a volte ci si confonde”. Comincia così l’intervento che la consigliera di M5s, Desirè Manca, ha fatto lo scorso 1° febbraio, quando il centrodestra ha dovuto mettere una pezza al suo stesso pasticcio sui ricciai riaprendo la pesca che era stata sospesa da soli otto giorni. Questo perché – come raccontato da Sardinia Post – non è stata nemmeno avviata l’istruttoria degli indennizzi promessi ai lavoratori del settore.
La Manca ha proseguito così: “Quando ascolto un collega che dice ‘noi abbiamo presentato una proposta di legge a febbraio 2019, però non è arrivata in discussione’, mi domando: ‘Ma il collega Mura (Francesco, Fdi, ndr), lo sa che è in maggioranza e che la maggioranza insieme al presidente decide che cosa portare nelle commissioni competenti per la discussione, oppure ogni tanto pensa di essere all’opposizione?”.
Identica riflessione della consigliera M5s su un altro onorevole del centrodestra. “Quando ascolto l’intervento del collega Cera che afferma che ‘l’assessorato all’Agricoltura non riesce a far applicare una legge voluta dal Consiglio regionale, mi domando: ‘Ma il collega Cera (Emanuele, Forza Italia, ndr) lo sa che fa parte anche lui della maggioranza insieme all’altro collega e che la maggioranza si chiama così perché governa, cioè ha potere decisionale e quindi decide le sorti della Regione Sardegna? Ascoltando i vostri interventi viene qualche dubbio”.
L’esponente degli Cinque Stelle ha continuato ad affondare i colpi. ” Siete voi stessi ogni volta che rimproverate voi stessi. E lo fate anche a voce alta. Vi state rimproverando di essere incapaci di governare questa Regione. E lo fate ogni volta che intervenite. Apprendo sempre che i colleghi della maggioranza si sgridano da soli, ovviamente si rendono conto che non riescono ad avere una capacità di far rispettare dagli uffici ciò che decidono, quindi intervengono in questo Consiglio bacchettando loro stessi”, ha continuato la Manca.
La leggina che il presidente Christian Solinas e alleati hanno dovuto votare il 1° febbraio è una conseguenza della totale disorganizzazione della maggioranza nella gestione delle pratiche per gli indennizzi, promessi attraverso la legge Omnibus dello scorso novembre al comma 47 dell’articolo 13. Ha detto ancora la Manca: “Non si può pensare di decidere con un emendamento di bloccare il lavoro che è fonte di sostentamento e di sostegno non solo per i ricciai ma per intere famiglie, senza prevedere prima, non dopo, un aiuto economico. Perché il buonsenso dice: se obbligo le persone a smettere di lavorare, l’indomani queste stesse persone non hanno i soldi per mangiare”.
La Manca ha concluso così: “Io faccio una previsione. Adesso siamo tutti d’accordo nell’approvare una legge che mette una pezza a uno sbaglio. Ma all’inizio della nuova stagione (cioè il 16 aprile quando scatterà il nuovo stop), ci sarà lo stesso problema. Perché quelle attività di diversificazione di cui parla il collega Cossa (Michele, Riformatori, ndr), non saranno pronte”.
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