La Cgil, attraverso la propria rivista L’Altra Sardegna, dedica l’editoriale all’analisi del voto dei ballottaggi. Il fondo è a firma del segretario regionale Michele Carrus. “Nel risultato delle amministrative, che esprime una forte insoddisfazione degli elettori, prima di tutto per il dato sull’astensionismo, pesano di sicuro più fattori. Se da una parte c’è un aspetto legato alle questioni locali e territoriali, dall’altra c’è un netto segnale di dissenso verso il governo Renzi, ma il voto impone anche alla Giunta regionale di farsi carico di una riflessione attenta sulle azioni sin qui compiute e su come migliorarle per il futuro”. Carrus, contestualmente, fa il punto sullo sviluppo sostenibile e rivendica un impegno dell’Esecutivo sulla chimica verde e su altri progetti che abbiano al centro un modello industriale innovativo. Certo è che l’editoriale del sindacato non potrà essere trascurato nel dibattito interno al Pd: venerdì, come noto, è programmata a Oristano la Direzione regionale.
Il segretario parte dai recenti dati Istat e Bankitalia, che non considera per nulla soddisfacenti. “C’è chi ha potuto dirsi contento di quei numeri – sottolinea -, ascrivendone persino il merito ad attività di governo tutte ancora da realizzare, un merito però che gli elettori, domenica scorsa, non sembrano aver riconosciuto né al Governo né alla Regione: i sardi, anzi, ci pare chiedano con forza alla Giunta di dare segnali veri di cambiamento di una situazione ormai insostenibile per le famiglie e per interi territori, che si sentono trascurati”. Da qui l’appello: “Potrebbe essere il momento giusto per dare corpo ad alcune idee che si intravedono nelle linee guida che la Giunta sta portando avanti ma che ancora stentano a trovare concretezza in azioni, scelte e indirizzi precisi”.
Nell’intervento, ecco anche l’elenco delle azioni apprezzate fin qui dal sindacato, ma anche la richiesta di più determinazione e chiarezza sulla strategia per rilanciare i settori produttivi, il sistema economico e imprenditoriale e, quindi, l’occupazione. “La buona programmazione – scrive Carrus – deve esser capace di convogliare energie su idee chiare e condivise, intorno alle quali mettere in pratica gli atti per portarle a buon fine, anche nella dimensione del confronto con il sindacato, le imprese e i soggetti sociali”.
Le maggiori criticità sono legate all’incognita sul futuro dei settori produttivi. Il segretario chiede “su quali attività pensa si debba investire la Giunta e quali soluzioni propone per risolvere alcune pesanti criticità, come l’energia, le reti, i trasporti? E poi, a che punto è la trattativa con Eni? Perché lasciare che il progetto di chimica verde a Porto Torres venga rallentato e ridimensionato?”. Secondo il sindacato serve capacità di pressione, proposta e indirizzo chiaro da parte della Giunta, e perseveranza nel perseguirlo. “Apprezziamo il lavoro fin qui svolto dalla Giunta – conclude il segretario – ma adesso è davvero tempo di dare concreti segnali di un cambio di passo e di metodo, perché dietro i numeri dei rapporti economici c’è il dramma di decine di migliaia di famiglie che sopravvivono senza lavoro e senza alcun sostegno, che sono quelle che trovano nel sindacato confederale la loro espressione sociale più compiuta. E non c’è niente di più importante che restituir loro pane, lavoro e speranza”.