Auto blu, gli assessori della Regione Sardegna possono viaggiare come i ministri della Repubblica. Lo prevede una norma regionale del 1986 che acquisisce un regio decreto del 1926, quasi cento anni fa. Nel testo sono infatti previste delle deroghe all’uso istituzionale delle auto di servizio. Secondo quanto si legge ne La Nuova Sardegna oggi in edicola, che cita l’Agenzia Italia, la norma datata – ma in vigore – è stata richiamata dalla difesa di Giorgio Oppi, leader sardo dell’Udc, assistito dall’avvocato Massimiliano Ravenna. Il processo a carico dell’allora assessore all’Ambiente (i fatti risalgono al 2011) riguarda proprio il rimborso delle spese di noleggio di un’auto utilizzata per andare al congresso del partito. L’accusa a suo carico è di falso ideologico e truffa. Secondo il sostituto procuratore che ha coordinato l’inchiesta, Giangiacomo Pilia, la fattura di oltre 1700 euro per un autonoleggio e di 300 euro per un biglietto aereo presentata agli uffici Affari Generali sarebbe servita a coprire tutt’altro genere di spese.
Ad ogni modo alle contestazioni la difesa ha ribadito che il viaggio era di tipo istituzionale e che Oppi avrebbe comunque potuto usare l’auto blu. Ieri, davanti al giudice di Cagliari Alessandro Castello, hanno sfilato i testimoni della difesa: l’europarlamentare e segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, e gli ex consiglieri regionali Felicetto Contu e Giulio Steri.
