Assemblea PdS 8-9 maggio, discussione su passo indietro Maninchedda

“Paolo Maninchedda non ‘lascia’ né si è dimesso dal Partito dei Sardi. Paolo, con lo stile esemplare che lo contraddistingue e di cui ho parlato ieri, ha rimesso nelle mani dell’Assemblea Nazionale del Partito dei Sardi il suo ruolo di presidente per favorire una serena valutazione che porti alla decisione migliore per il bene del Partito e per il bene di Paolo stesso. Di questo gesto dobbiamo essergli grati. Sulle decisioni da assumere discuteremo presto. E chissà che prima di ‘presto’ i motivi della discussione non siano già evaporati”. Lo scrive in una nota il segretario del PdS Franciscu Sedda, ipotizzando la convocazione dell’assemblea del partito per il fine settimana del 9-10 maggio.

“In queste ore tantissimi hanno voluto testimoniare la loro fiducia e il loro sostegno a Paolo e al Partito – scrive Sedda -. In tantissimi hanno ribadito il loro impegno o la volontà di contribuire in modo ancor più forte al percorso di costruzione dello Stato sardo che il Partito dei Sardi ha posto come suo obbiettivo. Altri ancora, fino a ieri distanti o non conosciuti, hanno manifestato la loro simpatia e vicinanza. A tutte e tutti, attivisti, simpatizzanti, amici vecchi e nuovi, a quelli a cui abbiamo già risposto e ancor più a coloro a cui non abbiamo fatto in tempo a rispondere, un grande grazie da parte nostra. È proprio vero che “ciò che non uccide fortifica”. E che nei momenti di difficoltà si vede quanto è profondo il sentimento di appartenenza che una comunità, un insieme di persone, sa creare al suo interno. Anche per questo, per farci forti di questo sentimento collettivo, è importante vederci quanto prima. Bisogna farlo nei modi migliori – precisa Sedda -organizzando al meglio l’appuntamento e soprattutto non perdendo di vista gli impegni impellenti per la nostra terra. Da quelli che ci vedono protagonisti al governo della Sardegna a fianco del presidente Pigliaru, con importanti scadenze in settimana, a quelli che riguardano le nostre comunità. In queste ore si chiude infatti la delicata organizzazione alle importanti elezioni amministrative del 31 maggio”.

“Il Partito dei Sardi – ribadisce il segretario – è impegnato in un grande sforzo per portare l’indipendentismo al governo in quante più comunità della nazione sarda. Da Quartu a Porto Torres, da Nuoro a Tempio, fino al più piccolo dei nostri paesi. Il Partito dei Sardi c’è. Con il suo simbolo, in collaborazione con Sel e Centro Democratico Sardegna, dentro la coalizione sovranista, democratica, progressista, con sue figure di valore candidate in liste civiche di valore. Dunque calma e massima priorità alle scadenze elettorali. Governare bene una delle nostre comunità vale quanto governare bene l’intera Sardegna. La nazione sarda, tutt’intera e in ogni suo singolo territorio, ha bisogno della nostra presenza, della nostra capacità di governo e trasformazione del presente. Nel mentre procediamo spediti a organizzare l’Assemblea Nazionale, possibilmente per il fine settimana del 9-10 maggio”.

 

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