di Andrea Tramonte
Le parole di Renato Soru a DiMartedì su La7 sembravano la pietra tombale rispetto alla possibilità – già molto complicata – di ricomporre il campo di centrosinistra, nonostante gli appelli dei Progressisti a cercare una soluzione. “Sono certo che l’alleanza Pd-5s perderà”, ha detto il fondatore di Tiscali: parole da avversario politico che lasciavano pochi margini a un dialogo. Ma proprio oggi Massimo Zedda lo ha ribadito: “Il centrosinistra vince le Regionali solo se Todde e Soru vanno avanti insieme”. E nel pomeriggio una nota congiunta delle liste che sostengono l’ex governatore hanno rilanciato un tentativo di dialogo, forse l’ultimo: “Per chiarire in maniera trasparente e definitiva se vi è la disponibilità a una consultazione democratica che porti alla scelta di una/o candidata/o unitario rappresentativo dei due schieramenti, la coalizione sarda, progressista, autonomista, indipendentista, europeista e centrista costituita da Progetto Sardegna, Progressisti, Liberu, +Europa e Upc, associazioni e movimenti civici, guidata da Renato Soru, ribadisce la disponibilità a un incontro con la coalizione Pd – 5Stelle guidata da Alessandra Todde“.
La risposta del ‘campo largo‘ non si è fatta attendere, con una nota firmata da tutte le liste a sostegno dell’ex viceministra al Mise. “La coalizione di centrosinistra, guidata da Alessandra Todde e composta da dodici liste espressione della società sarda, ha già fatto sintesi sulla candidata e sulla struttura portante programmatica. Siamo quindi disponibili a confrontarci sul programma per la Sardegna e i sardi e a costruire una visione comune, inclusiva ed unitaria”. L’unità è un valore, ma niente primarie e soprattutto la candidata è Todde. “Non siamo disposti a tirare nuovamente il freno mentre i cittadini chiedono a gran voce risposte ai problemi e un cambio di passo strutturale”. La nota è siglata da M5s, Pd, Sinistra Futura, Demos, Alleanza Rosso-Verde, Orizzonte Comune, Socialisti, A Innantis!, La Base, Sardegna in Comune, Fortza Paris, Sardegna 2050.
“Per noi, lo ribadiamo, il tempo del dialogo non è finito – dice il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, Francesco Agus, a Sardinia Post -. A chi si appresta a fare in modo rassegnato l’analisi della sconfitta rinunciando, nei fatti, alla competizione e promuovendo divisioni chiediamo una riflessione. Aver evitato ogni forma di comparazione tra candidati e di apertura al dialogo con il nostro elettorato è stato un errore enorme che non poteva che provocare divisioni. In parte evidenti e in parte, e sono quelle che dovrebbero destare più preoccupazione, ancora sopite, È nostro intento lavorare sino all’ultimo per recuperarle. C’è ancora lo spazio per il dialogo e la costruzione positiva di programmi e soluzioni. Per unire, rafforzare e ampliare una coalizione oggi non competitiva perché debole sotto il profilo politico oltre che aritmetico. Basta volerlo”.
“Sino all’ultimo minuto speriamo si possa e si debba raggiungere la massima unità politica tra quelli che si riconoscono nel campo alternativo al centrodestra – dice il segretario regionale Dem, Piero Comandini, sentito da Sardinia Post -. Però noi abbiamo fatto una nostra scelta ben chiara e definita. Abbiamo messo insieme 12 formazioni politiche intorno a quella che crediamo sia la candidata migliore, ovvero Alessandra Todde, che ci sembra stia ottenendo anche i primi consensi nella società sarda. Non è più una sconosciuta, è una candidata in campo e da questo noi partiamo per trovare la più ampia unità”.