Brusco stop alle diplomazie per trovare la candidatura unitaria per la presidenza dell’Anci Sardegna, in vista dell’assemblea congressuale del 23 settembre. Il sindaco di Bortigiadas (Sassari), Emiliano Deiana (Pd), è ufficialmente in corsa: è arrivata la conferma dallo stesso esponente del Pd che su Facebook pubblica la lettera inviata ai suoi colleghi primi cittadini e il suo manifesto programmatico in sette punti. Una candidatura però che non piace a tutti a partire dal sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, altro esponente del Pd in pole position, ma non ufficialmente, come successore di Pier Sandro Scano.
“Anci è un organismo che va governato in forma unitaria e condivisa a prescindere dall’appartenenza e dai territori, perché i problemi sono comuni – dice Ciccolini all’ANSA -. Rispetto a questo, dispiace che Emiliano Deiana con la sua autocandidatura abbia interrotto un dialogo per trovare una soluzione unitaria; e credo che questo non faccia bene all’Anci. Io sono sempre a lavoro per condividere e trovare il più ampio consenso e la massima condivisione possibile”. Nel frattempo Deiana sostiene che la sua candidatura arriva “fuori da ogni tattica e di invito alla prudenza. Mi candido in maniera così poco ordinaria perché straordinaria è la situazione e, a poco più di una settimana dal Congresso, troppo è il silenzio e troppi sono i rischi per il sistema delle autonomie locali della Sardegna derivanti da questo silenzio – scrive -. Conservo, per fortuna, l’umiltà di comprendere che la mia candidatura non potrà piacere a tutti: nel modo, nella forma, nell’impostazione ideale e programmatica. Rientra fra i rischi che ho calcolato di correre e che sono, nelle forme democratiche, la spia della loro buona salute”.