Alcoa, Pigliaru a Roma: all’esame possibili soluzioni per l’energia

Le due società finora in pista per un’eventuale acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme (Carbonia Iglesias), le svizzere Glencore e SiderAlloys, hanno confermato il loro interesse ma nessuna delle due società ha ancora sciolto le riserve. E’ quanto emerso nell’incontro che si è tenuto oggi a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, tra il ministro Federica Guidi ed il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru. Un incontro convocato per esaminare possibili soluzioni da portare in tempi rapidi all’attenzione degli investitori che hanno manifestato interesse per l’acquisizione dello smelter di Portovesme, già in agenda ma capitato proprio nel giorno della clamorosa protesta degli operai giunti dal Sulcis che questa mattina hanno bloccato l’attività del Consiglio regionale. Oltre alla Glencore, che ha firmato un protocollo d’intesa con Governo e Regione, nel dicembre scorso si era fatto avanti il gruppo svizzero che, come ha riferito oggi il Governo alla Regione sarda sta continuando il proprio lavoro finalizzato alla raccolta di dati e informazioni utili al fine di adottare in tempi rapidi una decisione riguardante lo smelter di Portovesme. La riunione al Mise – fanno sapere dalla Regione Sardegna – ha riguardato la valutazione degli strumenti compatibili con le regole dell’Unione Europea, a disposizione di Governo e Regione, per conseguire scenari di lungo periodo di approvvigionamento dell’energia elettrica in linea con le condizioni richieste dal mercato europeo per i metalli non ferrosi. Il confronto ha consentito di individuare concrete ipotesi di lavoro che in breve saranno verificate soprattutto in relazione alla durata di lungo periodo e portate presto all’attenzione degli investitori.

Leggi anche: Alcoa, nuovo blitz a Cagliari: bloccato il Consiglio regionale, slitta la seduta

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