La Giunta regionale ha approvato la riforma del trasporto pubblico locale. Un disegno di legge, proposto dall’assessore dei Trasporti, Antonio Moro, istituisce un bacino unico di mobilità che sarà governato da un ente partecipato da Regione, Province, Città metropolitane e Comuni.
“In questi mesi – spiega Moro – ci siamo confrontati con gli operatori che gestiscono il trasporto pubblico nell’Isola e siamo arrivati a definire questo disegno di legge che, nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali, salvaguarda la professionalità e l’efficienza delle aziende sarde, che in questi anni hanno dimostrato di saper offrire servizi all’altezza dei tempi, grazie anche a un processo di ammodernamento dei mezzi nell’ottica di una vera sostenibilità ambientale”.
Lo strumento individuato “è il bacino unico, al quale partecipano gli enti ‘proprietari’ delle aziende pubbliche del Tpl (Atp di Sassari, Atp di Nuoro, Aspo di Olbia e Ctm Cagliari) e la Regione (Arst). Garantiamo un futuro, con le soluzioni opportune, anche alle aziende private del trasporto pubblico locale, che offrono quotidianamente un servizio irrinunciabile in tante nostre comunità, soprattutto in quei territori geograficamente svantaggiati che trovano negli operatori privati un riferimento certo e un collegamento puntuale”.
Il disegno di legge “disciplina l’istituzione del bacino di mobilità per i servizi di trasporto pubblico locale al fine di sviluppare un sistema di trasporto integrato e funzionale alle esigenze di mobilità delle persone e di sostenibilità ambientale, economica e finanziaria e di assicurare adeguati standard di qualità dei servizi di trasporto pubblico locale”.