Poste Italiane presenta ‘Polis’, c’è anche Mattarella. Sì al progetto da 220 sindaci sardi

Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il progetto Polis è stato illustrato a Roma ai sindaci dei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti dalla presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, e dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante. Numerosa la partecipazione dei sindaci sardi. Sui 349 dei comuni sotto i 15mila abitanti coinvolti nel progetto Polis hanno partecipato all’evento 220 primi cittadini dell’Isola.

Polis è il progetto ideato da Poste Italiane per fare degli uffici postali una Casa dei servizi digitali, uno Sportello pnico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti. Con Polis i cittadini potranno richiedere i certificati allo sportello, utilizzare i totem e gli Atm operativi 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici. Ancora, Poste Italiane darà vita al progetto “Spazi per l’Italia”, la più grande rete di co-working del Paese con la creazione di 250 siti smart, interconnessi, ricavati dalla valorizzazione di immobili di proprietà aziendale.

Soddisfazione dai sindaci dell’Isola. Patrizia Carta, sindaca di Abbasanta: “Sono felice e onorata come sindaca di Abbasanta di essere stata scelta per il progetto Polis e per la ristrutturazione dell’ufficio. Un lavoro che porterà dei vantaggi a tutta la comunità, avvicinandola ai servizi digitali e contribuendo a superare il digital divide, riducendo lo spopolamento e contribuendo a renderlo dinamico”. Dello stesso avviso Manuela Pintus, sindaca di Arborea: “Il progetto dà un grandissimo supporto anche alla lotta contro lo spopolamento, e alla possibilità che i nostri giovani studenti e lavoratori possano restare nei nostri piccoli centri. Abbiamo visto che esiste la possibilità che in alcuni dei nostri comuni siano individuati degli spazi di co-working: da questo punto di vista la possibilità di far lavorare le persone in modalità di lavoro agile presso degli spazi dedicati può dare un grande contributo”.

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