Al Festival Scienza gli studi su materia oscura e onde gravitazionali

“Parlare di scienza in modo serio ed appropriato”. Nelle parole di Marco Pallavicini, ordinario di Fisica delle interazioni dondamentali all’Università di Genova , durante la sua conferenza “Da Democrito a Peter Higgs: atomi e vuoto nell’era dell’Universo Oscuro” si racchiude il significato e allo stesso tempo l’obiettivo della decima edizione del Festival Scienza (Leggi qui). “Oggi giorno – ha aggiunto Pallavicini – si ha sempre più bisogno di parlare di fisica. Parlarne in modo serio, rigoroso e preciso cercando di contrastare un dibattito scientifico che spesso è inaccurato e inadeguato che porta a decisioni discutibili”.

La Sardegna sta diventando sempre di più un luogo ideale dove poter fare ricerca ad alti livelli. Le due Università, Cagliari e Sassari, il Crs4, il Sardinian Radio Telescope e l’osservatorio astronomico, la fondazione IMC, Sotacarbo, per citare i più noti, sono soltanto un esempio. Ma tanti sono gli attori di un sistema che è riuscito ad attirare l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare. Proprio l’Infn lo scorso ottobre, alla fiera campionaria (leggi qui), ha presentato il suo Piano triennale 2018-2020 che vede la Sardegna protagonista grazie a due importanti iniziative di ricerca, Arias e Sar-Grav.

Arias ha l’obiettivo di riconvertire la miniera di Seruci con una colonna di distillazione di Argon 40 puro. “Elemento chimico necessario alle attività dell’esperimento di ricerca della materia oscura nel Gran Sasso – ha detto Marco Pallavicini -. Progetto che nasce da una iniziativa dell’università di Princeton e dell’Infn, che vede la collaborazione delle due università Sarde e della Regione Sardegna, che contribuisce anche finanziariamente alla realizzazione del progetto. Un progetto internazionale, primo esperimento per la materia oscura che utilizzerà un bersaglio di massa superiore a 20 tonnellate”.

Anche per il progetto Sar-Grav sarà utilizzata la miniera Sos Enattos in provincia di Nuoro, nel territorio di Lula dove saranno installati laboratori per lo studio delle onde gravitazionali ed esperimenti di fisica fondamentale. Il festival scienza prosegue fino al 12 novembre a Cagliari con mostre, laboratori interattivi, talk show e seminari. Oggi all’Exmà, Guido Barbujani, dell’Università di Ferrara, con la partecipazione di Roberto Paracchini presenterà un viaggio attraverso il dna con la conferenza “Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo”. Sempre oggi al teatro Massimo, in occasione del 150° anno dalla nascita della rivoluzionaria Marie Curie, il monologo “Due donne ai raggi X: Marie Curie e Hedy Lamarr ve le racconto io” di Gabriella Greison.

Alessandro Ligas

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