In Sardegna, nel 2017, la propensione delle imprese con dipendenti a ospitare studenti in alternanza Scuola-Lavoro è stata del 9,6%, contro il 17,3% del Veneto e l’11,9% della media nazionale. A livello settoriale mostrano propensione maggiore le imprese del manifatturiero (14,8%) seguite dai servizi (11,8%) e delle costruzioni (8,1%). Lo dicono i dati del rapporto dell’Osservatorio per le pmi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato la “Relazione tra i giovani e le imprese: l’Alternanza Scuola-Lavoro”, su fonti Eurostat, Unioncamere e Anpal.
A livello provinciale, in Sardegna la maggior disponibilità delle aziende a ospitare studenti la si trova a Nuoro, con il 14,8% delle realtà che ospiterebbe i giovani. Segue Oristano con 12,5%, Sassari con 10,6% e Cagliari con 6,9%. Confartigianato ha anche intervistato le proprie imprese. Il profilo che emerge è una impresa che ha circa 16 anni di attività, opera nell’edilizia, non è stata interessata dal passaggio generazionale e ha tra 1 e 3 dipendenti. Negli ultimi tre anni, l’azienda tipo non ha ospitato giovani in tirocinio formativo, conosce il programma alternanza scuola-lavoro ma in forma insufficiente. La minima parte degli imprenditori ha avuto studenti in alternanza, giudica positivamente questa esperienza ed è propensa a ripeterla anche nei mesi immediatamente successivi ospitando fino a un massimo di 2 giovani. Tra i punti negativi rilevati, le tempistiche limitate dell’esperienza perché gli studenti non riescono a percepire immediatamente l’opportunità offerta dallo strumento. “Questi numeri non ci soddisfano perché continuano a rappresentare un sistema di istruzione e formativo disallineato dal mondo del lavoro e da riequilibrare urgentemente – commenta il segretario di Confartigianato, Stefano Mameli – Occorrerebbe poi andare nella direzione seguita da alcune Camera di Commercio che hanno introdotto dei voucher destinati alle imprese che ospitano i ragazzi in Alternanza”.