Tradizione, cultura e passione per il vino. Nel weekend Atzara è stata il centro del comparto sardo mettendo insieme davanti a un vasto pubblico di appassionati, le cantine del territorio, esperti e curiosi, tutti uniti dal comune denominatore del buon vino Made in Sardinia. L’occasione è stata la serata dedicata a “La Notte Romantica – Longevitas, Long Life Wine Festival” che ha visto il suo momento clou con il convegno “Viticoltura di qualità, sostenibilità e identità territoriale”, nato dalla collaborazione tra Coldiretti Nuoro-Ogliastra e l’assessorato delle Attività produttive del Comune di Atzara. La serata che ha visto il vino come protagonista assoluto, attraverso un programma ricco di interventi e degustazioni, ha messo in risalto le eccellenze vitivinicole del territorio e della Sardegna con le più importanti cantine locali, insieme ai Consorzi di tutela di prestigiosi vitigni come il Cannonau e la Vernaccia, offrendo al pubblico un’opportunità unica di conoscere e apprezzare le diverse sfaccettature del vino sardo.
L’evento è stato un’occasione fondamentale anche per discutere delle potenzialità del vitivinicolo in Sardegna, con particolare attenzione al ruolo cruciale dei consorzi. Il convegno ha offerto un’importante piattaforma di confronto e dibattito. Moderato dall’agronomo e responsabile provinciale Campagna Amica Coldiretti, Antonio Madeddu, l’appuntamento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Massimiliano Mura del Consorzio per la tutela dei vini del Mandrolisai; Marcello Martis del Consorzio di tutela dei vini Doc di Terralba; Mauro Contini, del Consorzio di tutela della Vernaccia di Oristano che insieme agli altri ospiti presenti e ai partecipanti all’incontro (presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Frau) hanno fatto un focus sulle peculiarità delle denominazioni e le prospettive future, sulle strategie di valorizzazione dei vini del territorio e hanno condiviso le sfide e le opportunità legate alla produzione dei vitigni sardi. Un intervento particolarmente significativo è stato quello di Andrea Sedilesu, responsabile Coldiretti Giovani Impresa Nuoro-Ogliastra anche enologo dell’omonima Cantina, che ha affrontato il tema del Cannonau e delle nuove sfide imposte dai cambiamenti climatici. Sedilesu ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani nel settore vitivinicolo, un punto cruciale per garantire un futuro dinamico e innovativo alle attività delle cantine sarde. In alcune aree della Sardegna, infatti, il ricambio generazionale rappresenta una necessità vitale per sostenere lo sviluppo e la competitività del settore.
Nelle sue conclusioni Alessandro Serra, direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, ha evidenziato come “fare rete” sia essenziale per il futuro del comparto vitivinicolo. “C’è una forte esigenza di unione per abbattere le barriere, costruendo percorsi di condivisione che creino ripercussioni positive sul territorio e per far crescere, valorizzare e rafforzare la filiera del vino, soprattutto nel Mandrolisai”, ha sottolineato durante il convegno, evidenziando l’importanza della cooperazione tra agricoltori, enti locali e istituzioni per creare un sistema integrato e sostenibile. Dopo aver tracciato un quadro generale e complessivo dell’agricoltura sarda, con il ricordo della mobilitazione permanente attivata da Coldiretti in Sardegna e in Italia, Serra ha aggiunto che “per dare plusvalore a un territorio come il Mandrolisai, che produce un’eccellenza vitivinicola ma che purtroppo non è molto conosciuta, è fondamentale investire nella giusta promozione dei vitigni, del vino locale e del lavoro delle aziende sarde – ha concluso – questo può essere realizzato non solo attraverso campagne di marketing mirate, ma anche connettendo il prodotto a usi, costumi, tradizioni e ambiente del territorio, creando così un’esperienza autentica e unica per i consumatori”.