Botta e risposta a distanza tra sindacati dei vigili del fuoco e Regione. Cisl, Cgil, Cisl, Uil, Conapo e Confsal accusano la Regione di aver tagliato i fondi destinati ai vigili del fuoco e di non aver acquistato “alcuni mezzi fuori strada previsti nell’accordo sottoscritto nel 2016”. Sostengono inoltre di essere gli unici dopo le 20 a intervenire per i roghi. Una situazione che, secondo quanto affermato dai sindacati “comprometterà la partecipazione del personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco alla Campagna Antincendi 2017”. Una denuncia pesante partita insieme alla proclamazione dello stato di agitazione e la risposta non era tardata ad arrivare. “Le rivendicazioni sindacali hanno un senso sino a quando non minano il rapporto di leale collaborazione della Regione con lo Stato, perché diversamente le relazioni vengono meno – aveva replicato l’assessore regionale con delega alla Protezione civile, Donatella Spano – Quando si genera il panico tra la popolazione, screditando l’immagine e la competenza di un Sistema regionale, allora il fatto risulta inaccettabile”. Respinte anche le accuse di “latitanza della Regione”.
“Dal 15 maggio abbiamo schierato sei elicotteri regionali e da giugno un totale di 11 elicotteri e tutto l’apparato è operativo – aveva dichiarato il comandante del Corpo forestale Gavino Diana – La sala operativa funziona 24 ore su 24 e abbiamo la reperibilità notturna nostra e anche dei volontari di Protezione civile. Quindi dire che dopo le ore 20 sul campo ci sono solo i Vigili del Fuoco non corrisponde al vero”.
Nonostante le risposte Cisl, Cgil, Cisl, Uil, Conapo e Confsal hanno indetto per martedì 11 luglio alle 10 davanti al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Oristano, una conferenza stampa, invitando l’assessore regionale a partecipare. “Diversamente da quanto dichiarato dall’assessore, queste organizzazioni sindacali non vogliono creare allarmismi ma denunciare solo la realtà – spiegano in una nota Cisl, Cgil, Cisl, Uil, Conapo e Confsal -. Noi, come tutti i Sardi, non abbiamo mai dimenticato le tante vittime innocenti degli incendi boschivi. Compresi coloro che, contro questa piaga, hanno lottato fino all’estremo sacrificio. Appare evidente che quanto sta accadendo in Sicilia non è uno stimolo per taluni personaggi. La Regione Sarda, l’assessore Spano in particolare, anziché parlare solo della flotta aerea, dica quali sono gli schieramenti di uomini e mezzi della Regione in campo e l’orario di lavoro di questi operatori. Indichi, nello specifico, anche la tipologia dei mezzi e fornisca la mappatura delle reti idriche nelle quali i mezzi antincendio devono effettuare il rifornimento idrico. Smentisca i rappresentanti di queste sigle sindacali sul fatto che dopo le ore venti sono solo i Vigili del Fuoco a essere presenti sul fronte degli incendi”.
I sindacati inoltre precisano: “La nostra protesta niente a che vedere con il prezioso lavoro che svolgono i colleghi del Corpo Forestale Regionale che, in nessun modo, sono oggetto di critica da parte nostra perché si attengono alle disposizioni che gli vengono impartite”.
Ma. Sc.