Vertenza Portovesme srl, litio dalle batterie esauste e bonifiche: piano da 360 milioni

Black mass, progetto litio ma anche bonifica aree industriali e minerarie. È quanto emerso dall’incontro, via web, tra i rappresentanti della Regione (la presidente Alessandra Todde e l’assessore dell’Industria Emanuele Cani) e il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria Fausta Bergamotto, per fare il “punto” sulla vertenza Portovesme srl, l’azienda metallurgica controllata dalla Glencore. Nel corso della riunione è stato illustrato il progetto per l’estrazione del litio e del nichel dalle batterie esauste. Un piano che prevede investimenti per 360 milioni di euro e su cui, come sottolineano dalla Regione “devono essere fatti approfondimenti”.

Nel corso dell’incontro è stata rimarcata la necessità di valutare l’utilizzo delle discariche minerarie e industriali per il recupero delle materie prime critiche. “È chiaro che dovranno essere svolti ulteriori approfondimenti – fa sapere l’assessore dell’Industria Cani – ma nella discussione non si può non tener conto delle numerose discariche industriali che potrebbero diventare fonte di queste materie prime”. A breve dovrebbe essere convocato un nuovo incontro. Intanto dalle organizzazioni sindacali parte il pressing verso il Governo affinché sia convocato in tempi rapidi il tavolo di crisi. Al centro c’è il preannunciato stop alla linea zinco.

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