Vertenza Air Italy, appello dei sindacati: “Soluzione sia politica, subito a Roma”

In Gallura la riapertura della procedura di mobilità da parte di Air Italy ricompatta il fronte sindacale, almeno a giudicare dal tono delle dichiarazioni seguite all’incontro di ieri pomeriggio, in cui i rappresentanti della società hanno formalmente annunciato il riavvio del licenziamento collettivo dei 1.322 lavoratori, che attualmente e sino al 31 dicembre prossimo sono in cassa integrazione. “La soluzione del problema sia politica”, è l’ammonimento di Nicola Contini, segretario regionale di Ugl trasporto aereo. “Dopo la comunicazione di oggi attendiamo una convocazione – spiega -, ma chiederemo che si vada direttamente in sede ministeriale”. Anzi, “chiederemo che al confronto partecipino tanto il Mise quanto il ministero del Lavoro e le Regioni Sardegna e Lombardia”, aggiunge.

“Il tempo dei tatticismi è terminato, la Regione dia risposte concrete e conseguenti alle dichiarazioni fatte nei mesi scorsi”, tuonano Mirko Idili e Gianluca Langiu della Cisl Gallura. “Confidiamo nell’autorevole intervento del governatore, Christian Solinas – proseguono – per dare una positiva soluzione all’attesa delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie”. Per Elisabetta Manca, speaker di UilTrasporti Nord Sardegna, “la riapertura della procedura di mobilità non ci sorprende ma ci trova assolutamente contrari”. Anche lei chiede che le parti si vedano direttamente al ministero e che si lavori “per trovare soluzioni alternative al licenziamo di oltre 1300 dipendenti”. Secondo lei, “è tempo che la politica dia seguito alle promesse e si attivi per salvaguardare i posti di lavoro”. Marco Bardini, segretario regionale dell’Anpav, spera che “la fase aziendale del confronto sia più breve possibile, per dare più tempo alla fase ministeriale perché solo i governi nazionale e regionale possono dare risposte concrete ai sindacati”. Bardini chiede a Solinas “di ricevere subito i sindacati, per capire se c’è un reale progetto industriale, come lui e i suoi assessori hanno anticipato più volte, o se i lavoratori sono stati abbandonati al loro destino”. Il sindacalista chiede che “l’assegnazione in proroga per affidamento diretto di sette mesi della continuità territoriale veda impiegati i lavoratori di Airitaly”, per i quali propone “gli stessi ammortizzatori sociali dei lavoratori Alitalia non assorbiti da Ita”.

 

 

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