“La grave crisi internazionale in corso non deve ritardare, quanto piuttosto accelerare, il processo di metanizzazione della Sardegna“. Ne è convinta Confindustria che, in una nota, sottolinea come “occorre evitare di perdersi ancora una volta nel ripercorrere sterili polemiche sulle responsabilità ed opportunità di scelte compiute o subite in un passato più o meno recente, che rischiano di rinviare sine die, fino a renderle irraggiungibili, soluzioni che la Sardegna attende da oltre cinquant’anni per riequilibrare una diseconomia storica con l’Italia e con l’Europa”.
“Al di là della drammatica crisi auspicabilmente congiunturale – sostengono gli industriali – anche la Sardegna ha il diritto e la necessità di disporre della risorsa gas e dell’energia termica indispensabile per la competitività di tante produzioni ed attività e per la parificazione dei diritti dei cittadini sardi. In tempi rapidi e certi. La metanizzazione della Sardegna è perfettamente coerente e compatibile con la promozione, soprattutto nella fase di transizione, delle energie rinnovabili e con l’esigenza di diversificare i paesi di approvvigionamento”. “Ferma restando la necessità di risolvere il problema ancora aperto della perequazione delle differenti condizioni strutturali e tariffarie per la disponibilità del gas nei diversi territori dell’Isola, è fondamentale che venga comunque varato il Decreto alla firma del presidente Mario Draghi per dare finalmente – conclude Confindustria – un primo avvio agli interventi per la metanizzazione di competenza statale necessari per la sostenibilità economica, occupazionale e ambientale della Sardegna”.