Turismo, raddoppiati i fondi per le fiere: gestione passa a Camere di commercio

La Regione e l’assessorato del Turismo puntano sulla partecipazione a fiere nazionali e internazionali di settore e aumentano in modo esponenziale gli investimenti dedicati. Per il periodo novembre 2019-novembre 2020 la dotazione finanziaria prevista è di quasi 4 milioni. Due volte tanto gli 1,9 milioni stanziati per il 2019. Nel 2020 gli stand della Regione saranno presenti in 17 manifestazioni, due in meno rispetto alla precedente esperienza, ma, ha spiegato l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, “aumenta la qualità degli allestimenti, più tecnologici ed ecocompatibili, nonché le modalità di partecipazione con spazi più animati e caratterizzati”.

Sono le novità contenute nell’accordo quadro, con validità annuale, sottoscritto dall’assessorato e dall’Unione regionale delle Camere di Commercio della Sardegna (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano), e illustrato dallo stesso Chessa e dal presidente di Unioncamere Nando Faedda. “Si tratta di un incontro storico – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – perché in questo modo i sardi fanno sistema. Le fiere erano organizzate dall’Enit, io ho conferito l’organizzazione alle Camere di commercio, quindi ai sardi: le gestiremo noi, in modo migliore, e i sardi andranno uniti”. La prima dimostrazione del cambiamento sarà a Milano, all’Artigiano in Fiera, dal 29 novembre all’8 dicembre. “Per la prima volta i sardi andranno uniti e avranno 900 metri quadri di stand brandizzati”, ha anticipato Chessa. Quindi, nelle 17 fiere non si parteciperà più in spazi espositivi Enit ma in spazi autonomi. Rispetto al 2019 la Regione ha scelto di essere presente in nuove fiere: la Ferienmesse di Vienna, l’Imtm di Tel Aviv, il National wedding show di Londra, l’Atm di Dubai, e Itb Asia. In generale aumenta la metratura degli spazi. La Ctm di Stoccarda passa da 120 a 180 metri quadri, le altre fiere da 80 a 100, restano fermi i 500 della Bit di Milano, i 250 della Itb di Berlino, i 300 della Ttg di Rimini e i 200 della Wtm di Londra. Cresce così anche la possibilità di coinvolgimento degli operatori dell’offerta turistica sarda: 334 nel 2019, 410 previsti nel 2020.

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