La Sardegna segue il trend nazionale sulla “devastazione” sul settore del turismo nel 2020 derivata dalla crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 ha comportato per il turismo italiano. Secondo i dati in possesso di Federalberghi regionale, il numero degli occupati stagionali nel comparto, che nel periodo pre Covid si attestava sulle 80mila unità, è crollato sino a toccare 21.132. Se si guarda invece alle giornate retribuite sono diminuite di circa il 30 per cento, in termini assoluti 15.345 giornate perse. “Come avevamo anticipato, i dati nazionali certificano che i lavoratori stagionali del settore turistico-ricettivo sono i più colpiti, visto che sulla platea dei 100 mila stagionali 80mila operano in questo nel comparto nell’Isola – dice all’Ansa il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca -. Occorrono quindi interventi immediati a sostegno delle assunzioni per il 2021, per uscire dal baratro”. Allo stesso tempo, secondo Manca, “il mercato italiano sta rispondendo bene per i mesi di luglio e agosto, con numeri simili e in alcuni casi migliori del 2019: attendiamo di avere certezze sul green pass per dare risposte ai turisti stranieri che timidamente si stanno affacciando alla destinazione Sardegna”.
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