Stop al trenino verde ed è subito polemica. La comunicazione è stata data dall’Arst nella pagina ufficiale dei servizi turistici con un avviso sulla home page: “In attesa di disposizioni del competente assessorato regionale la programmazione è sospesa”. Il calendario 2015 sulle linee Mandas-Arbatax, Mandas-Sorgono, Macomer-Bosa Marina e Tempio-Palau era stato programmato, come si evince dallo stesso sito, sino al 31 maggio. Immediate le critiche del deputato di Unidos, Mauro Pili, che annuncia azioni di mobilitazione e parla di “decisone inaudita di bloccare lo spettacolare percorso nell’interno della Sardegna. Un annuncio che vale come dichiarazione di incapacità totale a gestire un patrimonio unico come la linea ferrata che attraversa l’entroterra della Sardegna – attacca l’ex governatore – Un’ammissione di totale incompetenza pubblicata nel sito ufficiale destinato agli operatori turistici. Quando una Regione di dilettanti non è in grado nemmeno di pianificare un gioiello come il trenino verde vuol dire che sono degli irresponsabili senza appello”, chiarisce il parlamentare sardo.
Immediata la mobilitazione dei Comuni che si affacciano sulla linea del Trenino verde. Domani a Mandas, una delle località che ha investito più risorse sul passaggio del servizio turistico e nella stazione, ci sarà una riunione per fare il punto della situazione. Mercoledì 10, a mezzogiorno, nell’ex convento di Mandas, è stata invece convocata un’assemblea plenaria con i sindaci del territorio e con gli operatori turistici per decidere le eventuali azioni di protesta.
