L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha fatto chiarezza sulle regole del “Bonus mamme” previsto dalla legge di bilancio 2024 e sulle novità introdotte dalla finanziaria 2025.
La legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale dai contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con almeno tre figli, fino al compimento dei 18 anni del più piccolo. Il beneficio, con un tetto massimo di 3.000 euro all’anno, è valido dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e si applica solo alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, escludendo il lavoro domestico. Per il solo 2024, l’agevolazione è stata estesa anche alle madri con due figli, ma con un limite di validità fino al 31 dicembre 2024 e fino al decimo anno di età del figlio più piccolo.
Le novità 2025
A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore un nuovo esonero parziale per le lavoratrici dipendenti (sia a tempo determinato che indeterminato) con reddito annuo fino a 40.000 euro, e per le lavoratrici autonome. Potranno beneficiarne le madri di almeno due figli fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo. Dal 2027, l’agevolazione sarà riservata alle madri con tre o più figli, fino ai 18 anni del figlio più giovane. Le modalità operative saranno definite da un decreto del Ministero del Lavoro e dell’Economia, e l’Inps fornirà successivamente le istruzioni per l’applicazione della misura.
