“Oggi abbiamo contestato ad Aeroitalia un modus operandi che non rispetta gli obiettivi della continuità territoriale aerea. Non è accettabile che cancellazioni e modifiche orarie di voli che fanno parte dell’offerta strutturale del contratto, vengano comunicate unilateralmente dal vettore senza il necessario nulla osta della Regione Sardegna e con conseguenti gravi disagi per i passeggeri, per altro con scarso preavviso”. Così l’assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca, dopo la riunione straordinaria del comitato paritetico di monitoraggio del trasporto aereo con i vertici di Enac Sardegna e i rappresentanti della compagnia Aeroitalia.
L’incontro è stato convocato dalla stessa Manca alla luce, spiega l’esponente della Giunta di Alessandra Todde, di alcune criticità riscontrate nelle tratte aeree in continuità territoriale aerea gestite dal vettore. In particolare, oggetto della riunione, fa sapere Manca, le diverse decine di cancellazioni di voli operate in modo unilaterale, “in contraddizione con quanto previsto dal decreto ministeriale e dal contratto di servizio e alcune richieste di modifiche orarie ritenute non congrue dall’assessorato dei Trasporti perché troppo differenti dal piano voli presentato dalla compagnia e approvato dalla Regione”.
Nella riunione, inoltre, i servizi della Regione hanno contestato alcune difformità rispetto alle regole stabilito dal decreto sulla continuità “in merito al trasporto delle attrezzature delle società sportive – sottolinea Manca – del divieto di sovrapprezzi e commissioni anche sui posti a sedere e i bagagli aggiuntivi per i passeggeri residenti e, infine, dei lunghi tempi di rimborso del costo dei biglietti in caso di cancellazione”. Chiude l’assessora: “Abbiamo impostato un dialogo costruttivo e collaborativo con tutte le compagnie aeree impegnate nella continuità territoriale, ma non possiamo tollerare violazioni del contratto che ricadono direttamente sul diritto alla mobilità dei cittadini. Su questo siamo e saremo molto intransigenti e vigileremo a tutela dell’interesse primario del servizio pubblico”.
