Tirrenia annuncia una riorganizzazione. A rischio le sedi di Cagliari e Napoli

Dopo anni di lavoro per alcune decine di addetti amministrativi della Tirrenia – Compagnia italiana navigazione spa delle sedi di Napoli e di Cagliari si prospetta il trasferimento a Portoferraio, Livorno e Milano. È quanto emerso da un vertice tenuto nella giornata di ieri tra le organizzazioni sindacali nazionali e l’azienda che ha annunciato una riorganizzazioni aziendale che prevede la chiusura degli uffici campani e della Sardegna della compagnia di navigazione.

“Per la città di Napoli sarebbe un altro durissimo colpo”, dice Amedeo D’Alessio della Filt Cgil. Sono 65 gli addetti occupati nella sede di Napoli. A preoccupare le organizzazioni sindacali sono anche i “possibili riflessi” della scadenza della convenzione ministeriale che sono stati paventati nel corso del vertice romano di ieri. Dal mese di settembre del prossimo anno potrebbe esserci un esubero del personale navigante proprio in conseguenza della cessazione del contratto relativo alla continuità territoriale con Sardegna e Sicilia.

“La decisione di Tirrenia di volere accorpare presso altre sedi tutte le attività e pratiche amministrative potrebbe avere conseguenze gravissime anche nella nostra isola, dove operano oltre 25 lavoratori diretti, oltre a quelli indiretti”. A dichiararlo è il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu. “Anche qualora il gruppo Tirrenia dovesse riuscire a ricollocare tutti presso altre sedi, così come dichiarato ma non garantito – osserva il sindacalista – per i lavoratori con sede Sardegna sarebbe di fatto un licenziamento mascherato. Infatti, considerata la non più giovane età è quantomeno improbabile che ci si possa spostare dall’oggi al domani senza peraltro alcuna garanzia per il futuro. Inoltre – aggiunge Boeddu – l’Isola perderebbe ancora una volta una fetta di lavoro che si sposterebbe verso altre regioni magari più ricche”.

“Nessun posto di lavoro verrà perso in Sardegna”, fa sapere Tirrenia, spiegando che i 25 operatori dell’Isola continueranno ad operare nelle biglietterie, che non saranno chiuse, mentre l’unico dipendente amministrativo dovrà solo trasferirsi di sede, sempre a Cagliari. “Stupisce la presa di posizione del segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu – osserva la compagnia – che oltretutto non era presente agli incontri, rilasci dichiarazioni non veritiere e non sia stato relazionato dai suoi referenti nazionali”.

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