Tensione alla Camera di Commercio: caso Scanu, scontro Garzia-De Pascale

Il vicepresidente della Camera di Commercio di Cagliari, Emanuele Garzia, è stato sfiduciato. Dopo l’arresto di Alberto Scanu (nominato dall’Ente camerale alla guida della Sogaer) aveva chiesto la testa del presidente Maurizio De Pascale, ma oggi a cadere è stata la sua: ha perso la vicepresidenza. “È inequivocabile che la scelta della revoca della mia delega alla vicepresidenza dipenda dalla mia richiesta di dimissioni mossa al presidente della Camera di Commercio De Pascale – si legge in una nota di Garzia -. Richiesta che era seguita alle note vicende che hanno creato grande imbarazzo in Sogaer e di conseguenza in Camera di Commercio e legate ai fatti giudiziari che hanno portato all’arresto dell’amministratore delegato della suddetta società di gestione aeroportuale, di cui la Camera di Commercio di Cagliari è il principale azionista”.

L’ormai ex vicepresidente aveva chiesto un passo indietro al numero uno della Camera, attribuendo a lui la responsabilità della scelta di Scanu. “Dimissioni richieste, così come riporta il verbale di Giunta Camerale numero 12 del 15 ottobre corrente anno, al presidente De Pascale per la diretta e personale responsabilità sulla nomina di Alberto Scanu – precisa Garzia -. Infatti, seppur vero che è la Giunta che nomina i componenti del Cda di Sogaer, è anche vero che la Giunta non ha potuto minimamente influire in tali nomine e nel conferimento delle deleghe, decise anzitempo dal presidente De Pascale”. Lo storico commerciante cagliaritano rilancia le sue accuse. “Sono alquanto sorpreso per la revoca odierna: ho sempre portato avanti, con spirito di servizio il mio ruolo di vicepresidente e difendendo il buon nome dell’istituzione camerale davanti all’opinione pubblica – conclude -. In situazioni come queste, in un mondo normale, le dimissioni di un presidente sarebbero un atto assolutamente dovuto”.

M.Z.

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