Le lavoratrici e i lavoratori del settore Telecomunicazioni in Sardegna hanno aderito massicciamente allo sciopero nazionale indetto per oggi dalle segreterie di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per manifestare per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), fermo ormai dal 2022.
Così come in molte altre piazze d’Italia i lavoratori si sono radunati a Cagliari, in Piazza Vittime del Moby Prince, davanti alla sede di Confindustria, per denunciare l’inaccettabile stallo nelle trattative e rivendicare condizioni di lavoro dignitose e adeguamenti salariali equi.
La mobilitazione – comunicano le segreterie regionali dei sindacati di settore – ha registrato un’alta adesione, con una media superiore al 70% e punte che hanno superato l’80%. In alcuni settori di determinate aziende, la partecipazione ha sfiorato il 100%, segno di un malcontento diffuso e della necessità di risposte concrete da parte delle controparti.
“Lo sciopero – si legge in un comunicato unitario – rappresenta un segnale forte nei confronti delle aziende e delle istituzioni: il settore delle Telecomunicazioni, cruciale per lo sviluppo del Paese, non può essere lasciato senza un contratto aggiornato che riconosca il valore e la professionalità di chi vi opera ogni giorno. Senza una risposta concreta da parte di Asstel, le proteste e la mobilitazione continueranno”.