Cagliari è scesa in piazza questa mattina per partecipare allo sciopero organizzato dalla Cgil e dalla Uil contro la manovra economica del Governo Meloni. Un fiume di bandiere rosse e blu ha attraversato il centro cittadino, tra canti, balli e slogan, prima di radunarsi in piazza del Carmine. Secondo i due sindacati, erano circa 10.000 i partecipanti provenienti da tutta la Sardegna, anche se la Questura ne ha conteggiati circa la metà. In ogni caso, numeri rilevanti.
Tra la folla, numerosi volti noti della politica regionale e nazionale. In piazza sono stati avvistati Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il deputato del Partito democratico Marco Meloni, i consiglieri regionali del Pd Gigi Piano e Salvatore Corrias. Ma i veri protagonisti della giornata sono stati i leader dei sindacati sardi, Fausto Durante (Cgil) e Francesca Ticca (Uil), che hanno ribadito con forza la loro opposizione alla manovra e richiesto un cambiamento radicale delle politiche del governo.
Durante ha parlato di una “partecipazione straordinaria”, che ha superato le aspettative, evidenziando come la Sardegna, così come il resto d’Italia, non condivida le scelte economiche dell’esecutivo. “Non ci sono interventi sui salari, sulle pensioni, sulle politiche industriali e sulla riforma fiscale. I cittadini chiedono un cambiamento profondo”, ha dichiarato Durante. Rivolgendo uno sguardo alla situazione sarda, il leader della Cgil ha aggiunto: “La Giunta regionale ha ereditato un lascito pesante, ma ora è il momento di invertire la tendenza. I sardi aspettano segnali concreti, soprattutto in sanità, infrastrutture, trasporti e continuità territoriale. È arrivato il momento di cambiare rotta anche in Sardegna.”
Ticca ha sottolineato che la manifestazione di oggi rappresenta una difesa dei diritti fondamentali dei cittadini sardi: “I sardi sono in piazza per il diritto alla qualità della vita, al lavoro, alla salute, alla dignità. La nostra Isola continua a soffrire per disuguaglianze e mancanza di opportunità. La manovra del governo non ha dato risposte concrete a questi problemi”. La leader della Uil ha poi lanciato un appello all’unità: “Ci auguriamo che anche il popolo della Cisl risponda a questa chiamata, perché solo uniti saremo più forti nel chiedere un cambiamento di rotta.”
Tra gli interventi anche quello di Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil Pensionati, che ha richiamato l’attenzione sulla difficile situazione economica di molti lavoratori e pensionati: “Molti non riescono nemmeno a curarsi, a causa delle difficoltà economiche. Non si possono avere operai, lavoratori e pensionati poveri, perché questo mina la capacità di sussistenza e la possibilità di essere parte integrante di un meccanismo europeo”.