In quasi dieci anni di vita ha superato 500 milioni di beni e servizi acquistati e venduti attraverso la sua piattaforma. Un traguardo importante per Sardex, il circuito di credito commerciale made in Sardinia dedicato alle monete complementari, un network attraverso il quale imprese e cittadini possono scambiare beni e servizi senza usare un euro. “Siamo felici di aver dato un impulso così grande all’Isola a partire da Serramanna”, dice Giuseppe Littera, responsabile ricerca e sviluppo di Sardex. “Il terreno non era così fertile, c’è stato bisogno di zappare e ce n’è ancora bisogno. Però siamo convinti del valore che abbiamo voluto portare nel territorio”. È proprio in Sardegna che l’azienda ha ottenuto i risultati più importanti, nonostante il modello economico ora sia stato esportato anche altrove e realtà come Piemex (in Piemonte) e Liberex (in Emilia Romagna) stiano crescendo e ottenendo riscontri importanti. I numeri parlano di circa 30mila partecipanti al circuito, tra cui 4300 imprese, 3mila tra dipendenti e collaboratori delle stesse, e 23mila consumatori che hanno aderito negli ultimi 11 mesi di vita di Sardex.
“Nel corso del 2019 abbiamo registrato circa 65 milioni di crediti transati”, racconta Gabriele Littera, responsabile marketing e comunicazione, “e abbondantemente superato il milione di operazione registrate. Ovvero quelle che ci piace raccontare come un milione di strette di mano: accordi per chiudere transazioni economiche senza denaro a sancirle, ma utilizzando i crediti Sardex. Questi numeri parlano di un’attività ormai più che consolidata: ciò non toglie che ci aspettino sfide importanti per il futuro. In Sardegna e fuori dall’Isola”. Durante la conferenza stampa convocata per tracciare un bilancio sugli ultimi traguardi, il direttore generale di Sardex, Franco Contu, si è soffermato in particolare sull’impatto del progetto sulla società, sull’impulso che intende dare alla coesione sociale nell’Isola, su quell’ispirazione “etica” che è uno dei suoi tratti distintivi. “Per noi Sardex è uno strumento formidabile di sviluppo e benessere, attraverso il quale imprese, forza lavoro e cittadini si uniscono in un circolo virtuoso di assoluta reciprocità. Nella capacità di contribuire con generosità e attenzione affinché i territori possano stare sempre meglio”.
In attesa di raggiungere ufficialmente il traguardo dei dieci anni di vita, è tempo di bilanci anche per Bisoo, la carta lanciata nel 2018 che consente ai consumatori di guadagnare crediti ogni volta che acquistano dalle imprese aderenti a Sardex. “Un modo per coinvolgere le persone, dopo le imprese”, spiega Littera. “Circa 20mila consumatori hanno aderito al programma e la spesa locale registrata in questi undici mesi è di oltre sei milioni di euro. È un programma in cui gli acquisti valgono anche come forma di riconoscimento e generosità. In questo modo si diventa coproduttori di valore – aggiunge il co-fondatore di Sardex -. Quando scegli delle piccole botteghe e acquisti prodotti locali stai contribuendo al benessere del territorio. E i crediti possono essere anche donati alle associazioni culturali, che possono trarne un grande beneficio”.
Andrea Tramonte