La Sardegna è 14° in Italia per numero di arrivi e di presenze turistiche. Il 48 per cento di chi sceglie l’Isola è straniero. Lo dice uno studio sulle potenzialità turistiche della Sardegna, realizzato da UniCredit con Nomisma Pro e presentato al Forum delle economie “#Turismo 4.0”. Secondo l’indagine, gli arrivi in Sardegna nel 2017 sono stati 3 milioni e 100mila, per un totale di 14 milioni e 200mila presenze. Da un focus sulla provincia di Sassari emerge che Alghero è tra le più ricche circoscrizioni sarde per concentrazione di strutture ricettive e che la Riviera del corallo è molto attrattiva per i turisti internazionali, che sono il 62 per cento degli arrivi.
Presentato anche lo studio di Travel Appeal per UniCredit sulla reputazione digitale delle strutture ricettive del territorio, basato su 876 attività alberghiere ed extra-alberghiere, 54.402 recensioni e 227.412 opinioni. L’84,9 per cento degli ospiti che soggiornano negli hotel si è detto molto soddisfatto. Camere e ristorazione sono gli elementi più giudicati dagli ospiti, ma l’accoglienza, che pesa il 19 per cento, è l’aspetto che li soddisfa di più.
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Gli stranieri compongono il 52 per cento della domanda e anche il loro indice di soddisfazione è molto buono, sebbene apprezzino pure i vacanzieri italiani. nell’extra-alberghiero per tutti le camere hanno un ruolo fondamentale sull’esperienza di soggiorno. Gli elementi che pesano di più sulla soddisfazione degli ospiti sono la posizione della struttura e i servizi, ma è considerata fondamentale l’accoglienza da parte degli host, cioè i proprietari di b&b, affittacemere e case vacanza.
Gli annunci di appartamenti e affittacamere sono più di 3.400, distribuiti principalmente tra Booking.com e Airbnb. Per Andrea Casini, co-head di Unicredit per l’Italia, “il turismo vale quasi 230 miliardi di euro e rappresenta il 13 per cento del Pil nazionale”. Ecco perché “per l’economia sarda è un volano strategico, con potenzialità di crescita enormi – aggiunge -, ma è importante valorizzare gli asset dell’isola, dal patrimonio storico a quello paesaggistico, dall’agroalimentare all’enogastronomia. La sfida è fare rete per favorire la creazione di un ecosistema determinante nel valorizzare il brand Italia e quello Sardegna nel mondo”.
