Saras chiude il 2019 con l’utile in calo, ora si punta sull’eolico e il fotovoltaico

Redditività in calo per Saras nel 2019. Il gruppo petrolifero ha chiuso lo scorso esercizio con un margine operativo lordo (Ebitda) in calo del 40 per cento a 252,8 milioni di euro e un utile netto in flessione dell’81 per cento a 26,2 milioni di euro a fronte di ricavi per 9,63 miliardi, scesi del 10 per cento. Il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio 2019 e ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti di un dividendo di 0,04 euro per azione pari a un pay out del 56 per cento e pari a un dividendo di circa il 3,8 per cento rispetto agli attuali corsi di Borsa.

“Nel 2019 il contesto economico nazionale ed internazionale è risultato in progressivo rallentamento, a causa tra l’altro delle tensioni commerciali a livello globale, che hanno destabilizzato ogni settore potenzialmente esposto, tra cui quello del greggio e della raffinazione. Saras grazie alla resilienza e flessibilità del suo modello di business è riuscita a generare un risultato economico positivo pur operando in un contesto più complesso del previsto”, sottolinea il presidente, Massimo Moratti.

Il piano 2020-2023 di Saras punta alla sostenibilità e allo sviluppo di una nuova capacità rinnovabile, oltre che a mantenere il posizionamento competitivo nel settore della raffinazione e la resilienza del business nei diversi scenari. Quanto a sostenibilità e a sviluppo di nuova capacità rinnovabile, il Cda ha approvato la strategia di sostenibilità e un set di indicatori per misurare i progressi in ambito ambientale, sociale e di governance.

Con l’obiettivo di proseguire nel percorso di transizione energetica, il Gruppo Saras si è posto un obiettivo di sviluppo di capacità addizionale rinnovabile sino a 400 megawatt. Dopo aver completato i progetti di ampliamento e reblading dell‘impianto eolico esistente di Ulassai, il focus sarà sullo sviluppo di una pipeline di progetti eolici ‘greenfield‘, che possano contribuire alla realizzazione degli ambiziosi target di sviluppo di nuova capacità previsti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 e dal Green Deal Europeo, garantendo ritorni più elevati rispetto all’acquisizione di asset esistenti.

“Guardando al futuro, riteniamo – ha commentato il presidente, Massimo Moratti – che il Gruppo Saras sia un punto di riferimento stabile quale fornitore di energia in una zona geografica privilegiata, con abbondanza di materie prime e che si affaccia a un continente previsto nei prossimi anni in grande crescita, ma ancora carente di infrastrutture. Contemporaneamente consapevoli dei cambiamenti in atto guardiamo con ottimismo e responsabilità alla sfida della transizione energetica, forti della grande capacità di adattamento che da sempre ci contraddistingue”.

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