Saras ha sottoscritto tramite la controllata Sarlux un accordo preliminare con Versalis (gruppo Eni), per l’acquisizione di un Ramo d’Azienda composto da alcuni impianti e dal relativo personale dello stabilimento Versalis di Sarroch (Cagliari). Gli impianti – si legge in una nota – sono strettamente integrati con il ciclo produttivo della raffineria del Gruppo Saras, e la loro acquisizione consentirà di “rafforzare la posizione competitiva e la redditività del complesso industriale di Sarroch”.
Bene la cessione del ramo d’azienda, ma per i sindacati sono essenziali le scelte strategiche che l’Eni intende assumere per il sito di Sarroch. “Per noi è fondamentale conoscere se l’Eni intende effettuare degli investimenti per proseguire l’attività produttiva nel sito, oppure vuole utilizzare in modo pretestuoso la cessione di alcuni impianti produttivi alla Sarlux per abbandonare completamente ogni forma di presenza produttiva a Sarroch” affermano le segreterie regionali e provinciali di Cagliari Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. Per i sindacati se da un lato l’operazione in prospettiva futura “comporterebbe anche delle ricadute favorevoli dal punto di vista industriale”, dall’altro mentre gli impianti di Versalis pro-raffinazione saranno ceduti a Sarlux e continueranno a essere operativi, “di altri impianti produttivi di Versalis (gli xileni e il pseudocumene) non conosciamo il destino” e ricordano che nel 2013 c’era stato un impegno da parte dell’Eni a investire oltre 100 milioni di euro nel sito di Sarroch per rafforzare queste produzioni. Adesso rivendicano “il rispetto degli impegni assunti a suo tempo” per questi impianti xileni o per altri tipi di prodotti, “competitivi e di qualità, ecosostenibili e legati per esempio alla chimica verde”. La prossima settimana è previsto un incontro con Versalis, dove i sindacati chiederanno di conoscere i dettagli dell’operazione, poi valuteranno insieme con la Rsu “quali ulteriori iniziative assumere nei confronti dell’Eni”.