Con circa tremila apicoltori per un totale di 60mila arnie, la Sardegna produce circa l’11 per cento del miele italiano. Ma la sopravvivenza delle api è messa a dura prova anche nell’Isola, come si è potuto vedere anche durante i devastanti incendi dell’Oristanese e del Montiferru dello scorso anno. Così la Regione decide di istituire un nuovo organismo che possa contribuire alla salvaguardia e allo sviluppo economico del settore. È la Commissione apistica regionale, istituita in senso all’assessorato dell’Agricoltura e presieduta dalla stessa titolare, Gabriella Murgia.
“Un organismo importante che saprà dare un utile contributo alla programmazione di interventi a favore di un comparto in crescita, fondamentale per la salvaguardia delle biodiversità. – spiega l’assessora regionale dell’Agricoltura – La presenza delle api contribuisce a una gestione sostenibile del territorio, trattandosi di un’attività pienamente eco-compatibile basata essenzialmente sullo sfruttamento di risorse rinnovabili”.
“Peraltro – aggiunge – il settore apistico continua a essere caratterizzato dalla diversità delle condizioni di produzione e delle rese e dalla eterogeneità degli operatori economici, sia in termini di produzione che di commercializzazione, tanto da richiedere iniziative atte a migliorare tale situazione. La Giunta sta assicurando il massimo sostegno a tutto il comparto: è stata appena approvata la graduatoria relativa al Programma apistico regionale per il 2021 e 2022, le cui risorse disponibili serviranno a finanziare tutte le domande ammissibili”.
Della commissione, prevista dalla legge regionale 19 del 2015 e nominata con decreto del 22 novembre scorso, fanno parte Franco Anedda (Coldiretti), Mauro Pusceddu (Confagricoltura), Danilo Argiolas (Cia), Alice Beccu (Agci, Confcooperative e Legacoop), Davide Brisi (Api.Pro.Sardegna), Francesco Caboni (Op Apicoltori sardi Terrantiga), Luigi Manias (Apiaresos) Alberto Masci (assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente), Antonio Pasquale Marrosu (Laore), Giovanni Marongiu (Agris), Ignazio Floris (facoltà di Agraria dell’Università di Sassari), Antonio Pintore (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna). La commissione, i cui componenti partecipano a titolo gratuito, potrà essere successivamente integrata e durerà in carica tre anni.