Sace, firmata l’intesa con il ministero: primi progetti ‘green’ per 600 milioni

Entra nel vivo quello che sarà un tassello fondamentale del prossimo Piano industriale di Sace: la nuova operatività legata al Green New Deal, il piano europeo che promuove un’Europa circolare. A pochi giorni dalla firma della Convenzione operativa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, Sace ha già individuato diversi progetti e approvato le prime sette operazioni targate Green New Deal per oltre 600 milioni di euro.

Interventi che consentiranno di riconvertire processi industriali per ridurre sprechi ed emissioni inquinanti, sostenere l’economia circolare e la mobilità smart oltre che la produzione di energia da fonti rinnovabili, quali solare ed eolico. “L’attenzione a sostenibilità e resilienza per tutti in chiave circolare – ha commentato l’amministratore delegato di Sace, Pierfrancesco Latini – è oggi imprescindibile. Non solo perché è maturata la convinzione che ci troviamo ad operare in una nuova normalità, ma anche perché oramai è diffusa la consapevolezza che la sostenibilità rappresenta una grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per le società moderne”.

“In questo senso, la riconversione del tessuto produttivo italiano, attraverso il sostegno agli investimenti ‘green’, costituisce un’occasione unica per far crescere la competitività del nostro Paese nel mondo e noi siamo orgogliosi di sostenere le aziende italiane che contribuiranno a rendere ‘circolare’ l’Europa. Ecco perché, invito tutti gli stakeholder interessati a bussare alla porta di Sace per dialogare con noi e aprirsi a nuove opportunità, contando sul nostro supporto”, sottolinea Latini.

La nuova operatività a sostegno del Green New Deal si inserisce nel quadro dell’ampia estensione del mandato di Sace oltre l’export, a supporto dell’economia nazionale, di cui la società è stata oggetto nel corso del 2020. Una estensione che segue più direttrici, centrali nel Piano Industriale prossimamente in rampa di lancio: il sostegno alla liquidità delle imprese italiane colpite dall’emergenza tramite Garanzia Italia; il rafforzamento del sostegno alle esportazioni italiane mediante un sistema evoluto di co-assicurazione tra Sace e ministero dell’Economia e delle Finanze; la spinta al rilancio dell’economia nazionale, grazie a un programma di garanzie pubbliche a sostegno di progetti d’innovazione e sviluppo infrastrutturale destinati anche al mercato domestico e funzionali alla ripartenza e alla competitività del Paese.

Proprio in queste settimane, infatti, Sace sta incontrando imprese e istituzioni finanziarie, per accogliere richieste di informazioni e manifestazioni di interesse. Un percorso ben avviato che proseguirà con l’obiettivo di aiutare le aziende italiane a diventare champion della transizione sostenibile e permettere all’Italia di giocare un ruolo di primo piano nel panorama internazionale.

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