Rush finale per Meridiana, il Governo presenta il piano Qatar ai sindacati

Fra meno di 10 giorni si conosceranno le reali intenzioni del Qatar sull’affare Meridiana. Gli impegni contenuti nel memorandum of understanding firmato la scorsa settimana tra Qatar Airways e Meridiana saranno resi noti, con molta probabilità, giovedì 18 febbraio alle 10.30 in via Molise 2 a Roma, sede del Ministero dello Sviluppo economico. Per questa data sono stati convocati, assieme al presidente di Meridiana Marco Rigotti, i sindacati, compresa l’Usb, Unione sindacale di base, non firmataria dell’ultimo accordo e le regioni interessate, Lombardia, Sardegna, Toscana e Veneto. Sarà il ministro Federica Guidi a presiedere l’incontro che aprirà la fase cruciale per il futuro della compagnia aerea: la definizione della partnership con l’ingresso del socio qatariota entro giugno. Una scadenza non casuale perchè entro questa data termina la cassa integrazione per 1.300 dipendenti su 1.800 complessivi tra Meridiana Fly e Air Italy, prorogata lo scorso aprile con la finalità di trovare un partner industriale adeguato.

Meridiana come Alitalia

Il futuro di Meridiana segue il percorso già tracciato da Alitalia ed Etihad. Se il piano proposto dal Qatar andrà in porto, la holding Alisarda che controlla interamente la compagnia Meridiana e l’aeroporto di Olbia, scenderà al 51%; la quota del 49% del Qatar potrebbe essere rilevata attraverso un aumento di capitale riservato. Sul tavolo della trattativa ci sarebbbero le richieste del Qatar per avere più slot, più rotte e soprattutto l’utilizzo della divisione cargo a Malpensa. Ma il piano proposto dal Qatar potrebbe prevedere una buona dose di esuberi, ancora difficilmente quantificabile. Per portare a zero il numero degli esuberi proposti da Meridiana servirebbe l’ingresso nella compagnia di circa 30 nuovi aerei. Un numero di macchine che potrebbe assorbire i 1200 dipendenti attualmente protetti dagli ammortizzatori sociali. Ma è obiettivamente molto improbabile che da qui a giugno, termine dell’accordo, il socio qatariota possa colmare questo deficit.

La posizione dei sindacati

I sindacati non si fanno molte illusioni. Franco Monaco, segretario della Cgil Trasporti Gallura invita tutti a restare con i piedi per terra. “Il Qatar non verrà qui con le valige piene di soldi, occorre sfatare questa falsa credenza – dichiara Monaco – basta osservare cosa è accaduto con gli investimenti fatti in Costa Smeralda e con la vicenda del Mater Olbia. Per ora – ha ribadito Monaco – il Qatar non ha portato un centesimo in Sardegna”. Ciò che preoccupa maggiormente Monaco e la Cgil è che il nuovo partner di Meridiana si presenti all’accordo senza un piano di rilancio e che porti avanti una semplice operazione di subentro nelle quote societarie. Dunque un piano invariato che confermerebbe l’attuale numero degli esuberi. C’è troppo riserbo sulla vicenda, secondo il segretario della Cgil Gallura, che sta organizzando l’apertura degli Stati generali del sindacato previsti per il 19 febbraio proprio a Olbia per dare un forte segnale sulla vertenza Meridiana. Anche Gianluca Langiu, della Cisl Trasporti Gallura, non cade in facili illusioni. “Siamo felici di sapere che nel nostro futuro c’è un partner come il Qatar, ma abbiamo la consapevolezza che renderà palesi le sue intenzioni solo a trattative ultimate. Il ministero ha il compito di fare da mediatore e mancano solo 5 mesi alla scadenza della cassintegrazione per i lavoratori. Troppo poco tempo per pensare di ridurre drasticamente il numero degli esuberi previsti”.

Addio mobilità privilegiata col Fondo speciale trasporto aereo

In agguato contro gli interessi dei lavoratori c’è poi la riforma degli ammortizzatori sociali per il settore del trasporto aereo, notoriamente avvantaggiato da emolumenti che raggiungono cifre sostanziose grazie all’integrazione del fondo speciale del trasporto aereo (ottenuto anche dalla tassazione imposta su ogni singolo biglietto acquistato dai viaggiatori ). La riforma che dovrebbe entrare in vigore a breve, porterà una sorta di equità fra le categorie di lavoratori: la bozza dell’accordo prevede infatti che i benefici previsti dal FSTA(fondo speciale del trasporto aereo) cesseranno a partire dal 27 giugno 2016. Per tutti i dipendenti di Meridiana che dovessero andare in mobilità dopo il 26 giugno 2016 non ci sarà più il paracadute offerto dal vecchio regime, ma il normale regime che viene attualmente applicato per tutti gli altri settori: ovvero 12 e 18 mesi di Aspi rispettivamente per i lavoratori fino a 39 e 49 anni e 24 mesi per gli ultracinquantenni. L’assegno della mobilità Aspi è pari ad un importo mensile lordo massimo di 1167,91 euro. Che sarà poi soggetto ad una riduzione del 15% dopo sei mesi e ad un’ulteriore riduzione del 15% dopo altri sei mesi.

Costanza Bonacossa

 

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