Aumenta il territorio nelle aree industriali della Sardegna per la realizzazione di impianti fotovoltaici e solari termodinamici. Il limite di utilizzo passa infatti dal 10 al 20 per cento, fino a un massimo del 35 che gli enti di gestione delle aree, Comuni o Consorzi industriali, potranno prevedere con ulteriori atti di pianificazione.
È quanto stabilisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. “Lo scopo – spiega – è quello di favorire l’incremento della produzione dell’energia da fonti rinnovabili nell’Isola, anche perché, per ragioni perlopiù legate alla riluttanza delle comunità locali, l’installazione di questo tipo di impianti a volte risulta difficoltosa”.
Il provvedimento, sottolinea Piras, “è in linea con il Piano energetico ambientale, inoltre facilita e incoraggia nuovi investimenti imprenditoriali, che a loro volta favoriscono l’impiego di nuove figure professionali sempre più specializzate”. E, infine, “è coerente con gli obiettivi stabiliti a livello comunitario e nazionale dalla strategia energetica nazionale del 2017, che prevede il raggiungimento del 28% di rinnovabili nei consumi entro il 2030”.