Report Cna su spesa pubblica nell’Isola: il 2021 inizia male, maxi opere bloccate

Crolla dell’80 per cento la spesa pubblica per gli appalti in Sardegna, che si ritrova ultima tra le regioni italiane per valori economici percentuali messi in gara rispetto al primo trimestre 2020. Crescono i piccoli lavori, ma i grandi assenti sono i maxi appalti. È quanto evidenza l’ultimo report della Cna.

Nel primo trimestre 2021 sono state bandite 195 gare per un valore di 87 milioni contro i 417 dell’anno precedente, mentre i bandi di gara per lavori di importo inferiore a un milione sono 161 e la relativa cifra d’affari è pari a 42 milioni con una crescita rispettivamente del 12 per cento e del 30 per cento rispetto al primo trimestre 2020. I micro-appalti sotto i 150 mila euro scendono invece da 71 a 59, mentre resta invariato il valore: 5 milioni di
euro.

Meno bandi anche sopra la soglia di un milione: numero dimezzato (da 32 a 16) e importo complessivo a base di gara che passa da 384 a 45 milioni. E scompaiono le maxi-gare: solo un bando supera i 5 milioni (nel 2020 erano state 6 di cui tre superavano i 50 milioni). Sul fronte degli enti territoriali, il numero delle gare si riduce del 15%, ma è soprattutto la spesa a registrare un fortissimo ridimensionamento rispetto al primo trimestre 2020, passando da 375 a 74 milioni di euro. In particolare l’attività dei Municipi si riduce del 27 per cento nel numero, regge invece la spesa (+4%). Sono le aziende speciali a registrare il crollo sugli investimenti, passando da 311 milioni a meno di 2. Trimestre positivo, invece, per le Province che hanno bandito 19 gare per un importo a base di gara pari a 8 milioni.

“Siamo di fronte ad una pausa di riflessione del mercato che nei prossimi mesi dovrebbe trovare nuova linfa alimentata dai programmi di rilancio delle opere infrastrutturali, di riqualificazione e rigenerazione urbana che – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni – rilanceranno il mercato se sostenuti dai processi di semplificazione normativa promessi dal legislatore già dai prossimi mesi”.

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