Secondo i dati del Centro Studi di Conflavoro, il reddito di cittadinanza è costato 1 miliardo e 652 milioni di euro per la sola Sardegna. “Una cifra enorme – evidenzia Roberto Capobianco, presidente nazionale Conflavoro – che doveva essere investita nel costruire vere politiche attive del lavoro. Il risultato è che i nuclei beneficiari del reddito dal 2019 al 2023 sono aumentati invece di diminuire (50.563 contro 46.946). Le circa 6.500 persone in meno coinvolte (93.186 nel 2023 contro le 99.880 del 2019) non rendono vincente la misura, che anzi ha fallito per molti motivi e soprattutto ha perso di vista l’obiettivo per cui era nata, cioè il sostegno volto però alla reintroduzione nel mercato del lavoro”.
Secondo il presidente di Conflavoro, “l’assegno di inclusione è appena stato introdotto e i numeri reali e consolidati si vedranno non prima di qualche mese, ma di certo è una misura collegata alla formazione concreta e verificata e, aspetto fondamentale, incentiva le imprese ad assumere. Lo Stato e le istituzioni devono limitarsi a favorire lo sviluppo del lavoro e, chiaramente, a sostenere chi non è realmente occupabile”, conclude Capobianco.