Redditi in Sardegna in crescita, ma il divario con il Nord resta ampio. Cagliari è il Comune più ricco, ecco tutti i dati

La Sardegna vede una crescita del reddito imponibile medio del 5,9% nel 2023 rispetto all’anno precedente, passando da 19.411,35 a 20.565,17 euro. È quanto emerge dai dati diffusi ieri dal Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia, che ha pubblicato le dichiarazioni dei redditi 2024 relative all’anno fiscale 2023.

Un dato che colloca la Sardegna al sesto posto tra le regioni italiane per incremento percentuale, alle spalle di Valle d’Aosta, Basilicata, Molise, Abruzzo e Calabria. Tuttavia, la fotografia complessiva della situazione economica regionale resta complessa. Nel confronto assoluto tra le regioni per valore medio del reddito imponibile, la Sardegna si piazza al quindicesimo posto su venti, davanti solo a Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Molise e Calabria. “Il reddito imponibile medio sardo è il 73% di quello lombardo, che guida la classifica con 28.105,21 euro”, osserva Mauro Carta, presidente delle Acli regionali della Sardegna. “Un dato che conferma la situazione dello scorso anno, pur con qualche debole segnale di speranza”.

Un quadro che trova conferma anche nelle stime del Centro studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere: nel 2023, il reddito disponibile pro capite in Sardegna era di 19.063,65 euro, ponendo la regione al 14° posto nazionale. In termini pratici, laddove un italiano medio ha 100 euro da spendere, un sardo ne ha appena 85. E in province come Oristano, Sud Sardegna e Nuoro il dato scende drasticamente, arrivando sotto i 50 euro. La Sardegna si colloca al 16° posto per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente, che rappresentano il 56% delle dichiarazioni fiscali regionali. Un dato in crescita (+3%) ma ancora distante dalle province autonome di Trento (62%) e Bolzano (67%). In termini di ammontare, il reddito medio da lavoro dipendente in Sardegna si ferma a 19.845,86 euro, 3.400 euro sotto la media nazionale (23.291,85 euro) e quasi 8.000 euro sotto la Lombardia (27.866,83 euro).

Più stabile la posizione relativa ai redditi da pensione: con il 38% delle dichiarazioni, la Sardegna è nona in Italia. Tuttavia, l’importo medio (19.691,42 euro) è inferiore alla media nazionale (21.258,83 euro) e lontano dai vertici guidati dal Lazio (24.146,15 euro).

Tra i Comuni sardi, solo Cagliari compare nelle prime 500 posizioni nazionali, al 302° posto con un reddito imponibile medio di 28.227,51 euro. Il capoluogo guadagna 22 posizioni rispetto allo scorso anno. Seguono Selargius (23.977,01 euro) al 1978° posto e Sassari (23.638,34 euro) al 2240°, in calo rispetto al 2023. Sul fondo della classifica nazionale si trovano alcuni piccoli Comuni sardi come Nureci, Osidda, Semestene, Onanì e Soddì, dove il reddito imponibile medio è inferiore ai 13.000 euro: quasi la metà della media nazionale, pari a 23.948,77 euro. “Analizzare questi dati è fondamentale per capire meglio le condizioni economiche della nostra regione, delle nostre province e dei nostri comuni”, sottolinea ancora Carta. “Come Acli regionali della Sardegna presenteremo nel mese di giugno un report dettagliato che, assieme ai dati demografici, costituirà la base per un confronto con le parti politiche e sociali impegnate nel costruire un futuro diverso per la nostra isola”.

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