Proroga convenzione, il ritardo del Mit. Uil: “Tirrenia costretta a chiudere tratte”

Dal primo dicembre Tirrenia chiude tutti i collegamenti in convenzione con la Sardegna e annuncia centinaia di licenziamenti “a causa della situazione di incertezza in merito alla proroga della Convenzione del servizio
di continuità territoriale marittima“. Lo fa sapere William Zonca, segretario generale della Uiltrasporti dell’Isola che annuncia la mobilitazione e chiede un intervento del ministero dei Trasporti (Mit) e della Regione Sardegna. Tutto ruota intorno alla mancata ufficializzazione, da parte dello stesso Mit, della proroga della convenzione che è scaduta il 19 luglio e il Governo ha promesso di andare avanti sino a febbraio. Ma l’atto ufficiale ancora non c’è.

“Non possiamo permetterci una ulteriore riduzione dei collegamenti con la Penisola perché è a rischio l’economia di un intero territorio”, prosegue Zonca. In particolare, senza risposte sulla convenzione, saranno chiuse le tratte Genova-Olbia-Arbatax, Napoli-Cagliari, Cagliari-Palermo, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari. Stop anche alla Termoli-Tremiti. Restano invece in piedi i collegamenti merci e passeggeri da e per la Sardegna Civitavecchia-Olbia e Genova Porto-Torres e la tratta merci Livorno-Cagliari e le altre tratte non citate da Tirrenia.

Nella lettera alle istituzioni, la compagnia di navigazione ricorda che “ad oggi sono rimaste senza riscontro le richieste sulla onferma in merito alla proroga della Convenzione per i collegamenti in continuità territoriale marittima scaduta lo scorso 18 luglio”. Non solo: Tirrenia è pronta a chiedere “il corrispettivo dei servizi effettuati da luglio sino ad oggi”. Ancora Zonca: “Siano fortemente preoccupati per la riduzione delle possibilità di movimento dei passeggeri e delle merci in Sardegna con questa contrazione delle rotte ed esprimiamo molta preoccupazione per i quasi cinquecento marittimi i cui posti di lavoro sono messi a rischio da questa presa di posizione di Tirrenia”.

Sul punto è intervenuto anche il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che dice: “La continuità territoriale deve essere garantita per tutti i cittadini sardi, tutti i giorni dell’anno. Non è una gentile concessione ma un diritto costituzionale spesso e volentieri mortificato da giochi sulla pelle dei normali cittadini. Non entro nel merito della questione – sottolinea il primo cittadino – ma giudico inaccettabile che i cittadini sardi vengano praticamente sequestrati, a partire, come dice Tirrenia, dal primo dicembre. Auspico, nel frattempo che si compiano i passi circa il rinnovo della convenzione che garantisce la continuità territoriale e venga confermata la sacrosanta possibilità a tutti i cittadini sardi di muoversi come e quando si vuole”.

In serata è arrivata anche la nota del presidente della Regione, Christian Solinas. “Chiediamo da tempo al Governo di procedere alle gare ad evidenza pubblica per definire un nuovo modello di continuità che dia certezze al diritto alla mobilità dei sardi, con frequenze e tariffe adeguate – si legge nella nota -. Non possiamo assistere a questo immobilismo assoluto, di chi, con esclusiva competenza, non procede agli adempimenti delle nuove procedure di evidenza pubblica e non formalizza nemmeno le proroghe degli oneri di servizio pubblico alle porte della stagione invernale, mettendo così a rischio i collegamenti per passeggeri e merci nel periodo in cui l’offerta di trasporto è minore”. Solinas conclucde così: “È inaccettabile che il conto di tali ritardi e inefficienze venga sempre scaricato sul popolo sardo e sul nostro sistema economico produttivo”.

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