Aeroporto di Elmas, la Camera di Commercio rinvia la delibera per la fusione F2i

C’è un rinvio nel progetto di integrazione dell’aeroporto di Cagliari nel progetto di fusione degli scali sardi, che ha già visto un primo passo nella creazione di un’unica società per quelli di Olbia e Alghero. La Camera di Commercio di Cagliari – che detiene il 94 per cento delle quote dell’aeroporto di Elmas – ha rimandato la delibera alla prossima riunione, tra la fine di agosto e i primi di settembre. Ma soprattutto: “Abbiamo riservato un posto nel consiglio di amministrazione a un rappresentante della Regione e anche uno nel collegio sindacale”, nonostante non sia stato richiesto, come precisa all’Agi il presidente della Camera di commercio di Cagliari, Maurizio De Pascale, con riferimento all’operazione che consentirebbe all’ente camerale di entrare nell’azionariato della holding con la cessione delle quote detenute nella Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto di Cagliari.

“Riteniamo di assicurare anche la presenza della Regione, nonostante la presenza del pubblico sia garantita dalla Camera di Commercio che è, appunto, un ente pubblico, per assicurare quel potere di controllo e garanzia tanto richiamato in questi giorni dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e dall’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro“, precisa De Pascale. “Nell’ultimo mese dalla Camera di commercio di Cagliari stanno sono partite, in tempi diversi, due pec alla presidenza della Giunta regionale e all’assessore ai Rrasporti con la richiesta di incontro per presentare la situazione e lo stato d’avanzamento del progetto, così come a suo tempo fatto col presidente Solinas e dando la disponibilità ad avere osservazioni e approfondimenti proposte differenti. Risposte? Zero”. “Io ho avuto modo di dire anche al presidente del Consiglio regionale e all’assessore ai Trasporti Moro che se la regione ritiene di voler entrare anche nel capitale sociale di questa holding”, aggiunge il presidente della Camera di commercio di Cagliari, “ritengo che non ci siano problemi. Basta sedersi, discutere”. “Risulta difficile capire il dissenso quando non si chiedono neanche le informazioni”, si rammarica De Pascale. “Si continua a parlare di privatizzazione e invece è l’esatto contrario: è una pubblicizzazione; si parla di quote di minoranza, invece è esattamente il contrario, sono di maggioranza. Ma la Camera di commercio più che cercare il dialogo non può fare”. E intanto il progetto prosegue il suo iter.

Ad ogni modo, la ragione tecnica del rinvio è che – apprende l’Ansa – occorre acquisire ulteriori elementi istruttori. In particolare alla mole di documentazione necessaria per legge per attuare la cessione delle azioni al fondo F2i – già proprietario degli scali del Nord dell’Isola – vanno allegati i dati aggiornati del bilancio dell’ente camerale per poter completare le valutazioni. Nella documentazione già predisposta i dati del bilancio si riferivano al consultivo 2022 e adesso devono essere aggiornati con gli ultimi dati della semestrale 2023. Tutti gli aspetti e l’esame della documentazione sono stati approfonditi nella riunione di oggi anche in presenza dell’advisor che sta seguendo l’operazione.

I passi del progetto di integrazione prevedono che la Camera di commercio di Cagliari sottoscriva un aumento di capitale in F2i, che nonostante il no della Regione sta proseguendo nel progetto di fusione degli aeroporti di Olbia e Alghero, attraverso il passaggio delle quote di maggioranza della Sogaer.

Intanto il cda della Geasar, società di gestione dello scalo di Olbia, ha deliberato nei giorni scorsi la modifica che consente la possibilità di richiedere la convocazione di un’assemblea societaria anche con una quota azionaria inferiore al 20 per cento, modifica annunciata per andare incontro alle richieste della Regione di un peso maggiore. La modifica dello statuto dovrà poi passare il vaglio dell’assemblea dei soci della Nsa, nord Sardegna aeroporti, convocata per ottobre.

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