Povertà e cultura, la Fondazione di Sardegna lancia i nuovi bandi. Spissu: “Cerchiamo di far crescere l’Isola”

Si parte dalle nuove e vecchie povertà. In un periodo storico in cui le diseguaglianze si acuiscono e la crisi economica peggiora le condizioni di vita di migliaia di famiglie, la Fondazione di Sardegna ha deciso di aumentare le risorse per il terzo settore: associazioni no profit e di volontariato che già si occupano di provare a lenire situazioni di grave disagio. Difficoltà che riguardano anche il solo “acquistare una bombola del gas o pagare una bolletta”, dice Giacomo Spissu, neo-presidente della Fondazione. “Quest’anno i dati ci raccontano che cresce il numero delle persone che soffrono per effetto dell’inflazione, della perdita di posti di lavoro e dell’aumento dei costi generali per vivere – dice Spissu a Sardinia Post -. C’è gente che prima ce la faceva e ora non più. Così abbiamo incrementato questa voce con 500mila euro all’anno. Non risolvono il problema – che viene affrontato dalle istituzioni – ma aiutano. Noi diamo una mano con le nostre risorse”. I fondi sono stati stanziati nell’ambito dei bandi annuali della Fondazione, con oltre 18 milioni di contributi in vari ambiti e settori: “arte, attività e beni culturali”, “volontariato, filantropia e beneficenza”, “salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” e “sviluppo locale”.

Del volontariato si è detto. Uno dei settori cruciali di investimento della Fondazione nell’Isola è quello culturale e quello legato allo sviluppo locale. Proprio la voce culturale è precisata diversamente rispetto ai bandi degli anni scorsi, con alcune categorie nuove che meglio differenziano i vari settori di intervento. “Sono cambiate utenze e domande in alcuni settori artistici – spiega Spissu -. La voce pop era troppo generica, così, per esempio, abbiamo aggiunto l’ambito jazz. Sono adeguamenti al mondo che cambia e alla domanda che ci deriva”. In generale l’intervento economico della Fondazione è cruciale per consentire a numerose attività culturali e artistiche di poter andare avanti nonostante le poche risorse in generale a disposizione per questi settori. E se consideriamo il valore che la cultura ha anche per lo sviluppo economico – oltre a quello umano, precondizioni della nostra esistenza in senso lato – si tratta di interventi vitali non solo per gli attori coinvolti ma in generale per il territorio dell’Isola. “La Fondazione ha un ruolo di integrazione e non ricerchiamo nessun primato – ragiona Spissu –. Abbiamo due riferimenti nella nostra missione: conservare il patrimonio e incrementarlo facendo buoni investimenti. Se aumentano le risorse abbiamo più soldi per incentivare, aiutare e sollecitare i settori ai quali ci rivolgiamo. Per la cultura negli anni sono venuti a mancare i fondi pubblici per il sostegno a questo ambito: ci sono meno soldi a disposizione. Per questo cerchiamo di sostenere molte delle importanti attività che si fanno in Sardegna, dal folklore alla cultura contemporanea”. Oltre ai bandi, ci sono finanziamenti triennali più strutturati che riguardano musei, teatro, musica. “Senza la Fondazione il patrimonio artistico e culturale nell’Isola si impoverirebbe molto e, anche per questa ragione, crediamo molto nella nostra missione”.

Per il prossimo triennio sono stati stanziati complessivamente 67 milioni, alcuni messi a bando altri invece per interventi mirati su ambiti più definiti. “Ovviamente – precisa Spissu – non siamo semplicemente e banalmente un distributore di risorse: monitoriamo la capacità e la qualità dei soggetti e se i progetti vanno a buon fine. È importante capire se stiamo seminando bene”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share