Prosegue senza sosta la protesta dei lavoratori della Portovesme Srl che da dicembre ha interrotto la produzione di zinco, mantenendo fino a oggi attiva solo la lavorazione dei fumi di acciaierie. Ma entro la mattinati anche questa attività sarà bloccata.
Lo ha annunciato la stessa azienda ai sindacati, puntando il dito contro i lavoratori, motivando la decisione sostenendo che i blocchi attuati dai manifestanti avrebbero rallentato o interrotto del tutto l’operatività dello stabilimento. Entro le si fermeranno anche i forni Waelz, determinando lo stop totale delle attività.
“La chiusura è la conseguenza di un’azione sconsiderata e priva di obiettivi condivisi – sottolinea la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) della fabbrica – e crea una situazione preoccupante sotto tutti i punti di vista”. Attualmente è in corso un’assemblea straordinaria per discutere della situazione.
Nella comunicazione inviata ai sindacati, al prefetto di Cagliari e all’Associazione degli Industriali, l’azienda ha spiegato che due mezzi per l’evacuazione delle scorie sono stati fatti uscire dallo stabilimento solo dopo un giorno, al termine di un’assemblea. Successivamente, però, altri veicoli destinati al trasporto di materiali essenziali per la produzione sono stati bloccati.
Una situazione, evidenzia la Portovesme Srl, che non permette di garantire la sicurezza necessaria per il proseguimento delle attività.