Portovesme, l’assessore Cani: “Non possiamo accettare il ridimensionamento dello stabilimento”

“Oggi ho incontrato i vertici della Glencore che hanno illustrato il piano che prevede il ridimensionamento dello stabilimento della Portovesme srl nel polo industriale di Portovesme. Per quanto riguarda la Regione, ho ribadito che non possiamo accettare in alcun modo il ridimensionamento dello stabilimento e una declassificazione che lascia in essere solo la parte minore”. Così in una nota Emanuele Cani, assessore all’Industria della Regione Sardegna in merito alla decisione di Glencore di chiudere la linea zinco.

“Da una multinazionale come Glencore ci saremmo aspettati un atteggiamento differente e propositivo, anche alla luce della disponibilità esplicitata in più occasioni dalla Regione – ha aggiunto l’esponente della Giunta Todde -. È chiaro che si sta creando un problema che riguarda non solo i livelli occupazionali ma anche la prospettiva di sviluppo della Sardegna che proprio in questi ultimi mesi si sta spendendo per trovare soluzioni alle problematiche che sono presenti in campo”.

E l’assessore annuncia battaglia: “A questo punto, e alla luce della posizione manifestata dall’azienda, lo scenario cambia – ha sottolineato – . Il problema sarà portato ai massimi livelli istituzionali. Chiediamo subito l’apertura di un tavolo di confronto con lo Stato, e quindi il Governo e il ministero del Made in Italy per affrontare il caso. Non è accettabile in alcun modo un comportamento di questo genere. Saremo pronti a fare valere le nostre ragioni e chiediamo sin da subito che le aziende rispettino gli impegni sottoscritti”.

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