Porto canale, c’è la cassa integrazione: siglato l’accordo per i 207 dipendenti

È stato ratificato definitivamente l’accordo per la cassa integrazione dei dipendenti della Cict al Porto canale di Cagliari oggi al ministero del Lavoro: “Abbiamo scongiurato il licenziamento dei 207 lavoratori ed ora, insieme agli ammortizzatori sociali, parte, per l’intera durata della cassa integrazione, anche un piano di politiche attive per il lavoro che riguarderà la formazione e la valorizzazione delle competenze”, ha detto l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

“Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tutte le parti coinvolte – ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas –. Ognuno ha recitato un ruolo importante, dai ministeri competenti, al Comune di Cagliari fino all’Autorità portuale, ma il maggiore ringraziamento va ai sindacati ed ai lavoratori, che non hanno mai smesso di lottare”. “Adesso, è intendimento della Giunta regionale puntare al rilancio del Porto canale e delle sue attività, considerando la strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari, così da conquistare un ruolo strategico nel Mediterraneo”, ha concluso assessore Zedda.

“Non bisogna abbassare la guardia rispetto alle necessità di rilanciare concretamente il porto – avverte il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo – attraverso il superamento dei vincoli paesaggistici e avviare gli investimenti necessari a rendere appetibile il sito ai nuovi traffici”. Sulla stessa linea la Fit-Cisl. “Abbiamo 12 mesi per dare un futuro ai portuali di Cagliari – spiega il segretario generale Salvatore Pellecchia -. Come sindacato riteniamo fondamentale ricorrere a determinate leve. In primo varare finalmente la Zes e far partire la Zona franca interclusa. Poi servono investimenti consistenti e mirati nelle infrastrutture”.

La Uil annuncia un monitoraggio costante. “Vigileremo affinchè la Cig duri il meno possibile – dice William Zonca, segretario di Uiltrasporti Sardegna – e si possano rimettere subito in produzione i lavoratori, perché riteniamo il transhipment fondamentale per lo sviluppo del porto industriale di Cagliari”. Il nodo resta la decadenza della concessione alla Cict e l’addio alla Sardegna dell’azienda del gruppo Contship. Il tema è all’odg del comitato di gestione dello scalo in programma la prossima settimana. Il passaggio successivo sarà l’indicazione di un termine per la restituzione delle aree, quindi partirà l’avviso per una manifestazione di interesse. “Abbiamo un pò di ossigeno – osserva il presidente dell’Authority Massimo Deiana -. Ora bisogna trovare una soluzione strutturale che renda appetibile lo scalo”.

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