Buoni segnali per l’avvio dell’Agenzia del lavoro anche al porto di Cagliari. Ma ancora non c’è il via libera.
È l’esito dell’incontro interministeriale di ieri sera che ha coinvolto quattro Ministeri (Infrastrutture, Sviluppo, Economia e Lavoro). Direttamente interessato anche il presidente dell’Adsp (l’Autorità portuale della Sardegna) Massimo Deiana: il numero uno dei porti sardi ha partecipato all’incontro.
L’obiettivo è quello di fornire garanzie innanzitutto ai circa duecento lavoratori licenziati dal vecchio gestore dello scalo industriale e ancora in cassa integrazione. Il modello è ad esempio quello della Calabria. L’agenzia, che ha il suo quartier generale proprio nella sede dell’autorità portuale di Gioia Tauro, è stata costituita nel luglio 2017 per fornire forza lavoro, formazione professionale e la ricollocazione dei lavoratori che usufruivano di regimi di sostegno al reddito.
La situazione è quella di Cagliari, ma in Sardegna l’agenzia non c’è ancora. “Cauto ottimismo – spiega William Zonca, segretario regionale di Uiltrasporti – per noi è importante che ci sia stata la convergenza dei ministeri per un percorso che consenta l’approdo nella legge di bilancio per garantire tutele ai lavoratori e alle loro famiglie. Seguiamo l’evolversi della situazione confidando in tempi brevi in atti formali che possano essere inseriti nella legge di bilancio”, conclude il sindacalista.